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MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda pianogrande il 01/12/2011, 21:00

Penso che siamo in tema.

http://letteraviola.it/2011/11/libero-s ... igli-foto/

Ma esiste davvero questo buffo articolo o è una bufala della rete?
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Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda pianogrande il 02/12/2011, 0:07

http://www.liberoquotidiano.it/news/881 ... figli.html

No,no.
E' autentico "libero pensiero".
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Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda franz il 02/12/2011, 8:58

Autentico ma secondo me non in tema.
Una cosa è discutere di lavoro femminile e delle condizioni che lo agevolano o lo oscacolano, altro della natalità in Italia e nel resto del mondo.
Propongo di dare a questo tema un thread autonomo.
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Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda pianogrande il 02/12/2011, 11:08

Per me, era in tema perché confermava la tua tesi (anche se con lo scopo opposto).
Per fare stare a casa le donne (a far figli o cosa altro è secondario) non si deve farle studiare.
E' colpa delle università se le donne non stanno a casa.
Viva il "libero pensiero".
Questo è il pensiero che ha governato il paese.
Speriamo che, adesso, cambi qualcosa.
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Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda annalu il 02/12/2011, 12:04

pianogrande ha scritto:Penso che siamo in tema.

http://letteraviola.it/2011/11/libero-s ... igli-foto/

Ma esiste davvero questo buffo articolo o è una bufala della rete?

Buffo articolo? A me tutto sembra, fuorché buffo.
Purtroppo corrisponde ad una mentalità che era piuttosto diffusa ai miei tempi: le donne a casa a fare la calzetta (e figli ovviamente)!!!
Per fortuna per molti giovani questa mentalità è talmente superata da poter venir giudicata "buffa", ma purtroppo evidentemente trova ancora degli adepti, altrimenti Libero non pubblicherebbe un simile articolo.

Mi sembra un articolo molto pertinente al tema: mentre l'idea di tassare meno il lavoro femminile rappresenta una proposta (secondo me sbagliata) per favorire l'occupazione femminile, Libero propone di risolvere tutti i problemi facendo fare un bel balzo indietro alla condizione femminile: donne a casa e forzatamente ignoranti ("togliamo" loro i libri: siamo noi, i maschi, a dettare le regole. Le femminucce obbediscano, come in Afganistan). In questo modo si risolverebbero i problemi dell'assistenza a bambini, anziani e disabili, risparmiando soldi per il welfare, e magari si aumenterebbe la natalità. Trascurando il problema della felicità delle donne evidentemente di nessuna rilevanza, mi dite come sarebbe possibile tirare avanti con le famiglie mononucleari, se potessero lavorare solo i maschi di casa? E se il maschio perde il lavoro, o peggio?
Torniamo alle belle famiglie di un tempo: nonni genitori, zii e nipoti tutti insieme in una bella (e moderna) famiglia patriarcale ottocentesca!

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Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda pianogrande il 02/12/2011, 17:24

Annalu.
Il termine "buffo" aveva proprio il senso che gli hai dato tu.
Anche i vecchietti come me possono trovarlo buffo questo modo di (far finta di) pensare.
Non riesco neanche per un momento a credere che chi ha scritto questa buffonata pensi davvero le cose che scrive.
Gli dò, però, del miserabile.
Scrivere queste baggianate pur di pubblicare qualcosa è veramente da falliti del giornalismo o dell'opinionismo in genere.

Questo è il vero problema.
La corrente di pensiero (da Minzolini a Belpietro etc. etc. mandanti compresi) che ci ha raccontato di una Italia delle meraviglie intanto che la casa bruciava, cerca di raccontarci una Italia (o di far finta di parlare ad una Italia) che esiste solo nella loro testa.

Non conosco nessuno (e sì che ne conosco di gente) che possa solo lontanamente pensare in quel modo.

Se qualcuno lo pensasse, se ne vergognerebbe e starebbe ben zitto.

Chi cerca di riportarci indietro o solo di dare una sponda a chi si dovrebbe solo vergognare, è un miserabile venduto.
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Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda flaviomob il 03/12/2011, 4:38

L'articolo di Libero è inaccettabile e fa specie sapere che le donne del centrodestra non chiedano la testa di chi scrive certe matte bestialità (sullo stesso quotidiano che poi definisce incivile - o peggio - la cultura araba sugli stessi temi).

Per il resto, statistiche e dati inconfutabili dimostrano che oggi, in Europa, nelle ultimissime generazioni il livello di istruzione femminile ha superato (quantitativamente e qualitativamente) quello maschile, ma che le discriminazioni in termini di occupazione e retribuzione persistono: questo elemento smentisce completamente le bizzarre tesi riportate da Franz.


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Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda franz il 03/12/2011, 9:03

flaviomob ha scritto:L'articolo di Libero è inaccettabile e fa specie sapere che le donne del centrodestra non chiedano la testa di chi scrive certe matte bestialità (sullo stesso quotidiano che poi definisce incivile - o peggio - la cultura araba sugli stessi temi).

Per il resto, statistiche e dati inconfutabili dimostrano che oggi, in Europa, nelle ultimissime generazioni il livello di istruzione femminile ha superato (quantitativamente e qualitativamente) quello maschile, ma che le discriminazioni in termini di occupazione e retribuzione persistono: questo elemento smentisce completamente le bizzarre tesi riportate da Franz.

Premesso che concordo con la critica all'art di Libero, bisognerebbe capire (ed è veramente dificile) quanto tu abbia capito delle mie "bizzarre" teorie. Esse sostengono che le donne ITALIANE di tutte le età lavorative (24-65) il livello medio di istruzione è FORTEMENTE inferiore rispetto alle colleghe europee (e qui non c'è discussione che tenga, perchè i dati OCSE parlano chiaro) e che questo spiega il GRANDE DIVARIO occupazionale tra uomini e donne in ITALIA. Il fatto che le giovani generazioni femminili in europa (ma non in Italia, prendendo tutte i percorsi formativi, perchè in Italia il sospasso è solo nell'università) studino di piu' e continuino a guadagnare di meno ed essere occupate un po' meno degli uomini non dimostra un TUBO, anzi se ti fermi un attimo a ragionare dimostra prorio che la mia tesi tanto bislacca non è. Perché come ho spiegato facendo vedere il dato svedese, quelle che tu chiami "discriminazioni" in quel paese sono di entità ridottissima, tanto che non si puo' parlare affatto di discriminazione. La % di donne che lavorano è appena di pochi punti sotto quella degli uomini mentre in Italia il DIVARIO è enorme. Idem per le retribuzioni. Questo dimostra che pur non azzerando del tutto le differenze, è livello di istruzione che tende a portare i livelli retributivi e occupazionali pari o quasi a quelli del maschio.
Come dicevo:
franz ha scritto:Le disugualianze di genere ci sono ovunque, certo e da nessuna parte sono pari a zero!
E allora? Vuol dire che noi stiamo bene? No, stiamo peggio.
http://www.google.it/publicdata/explore ... l=en&dl=en
E stiamo peggio per vari fattori, tra cui ritengo determianti quelli culturali e formativi.
Poi comunque vedere che in svezia il divario è ridotto
http://www.google.it/publicdata/explore ... l=en&dl=en
rispetto all'Italia
http://www.google.it/publicdata/explore ... l=en&dl=en

Chiarito (ma non ci credo ... ) questo è chiaro che ci sono tanti altri fattori, tra cui l'inesistenza di sostegni sociali alla famiglia e fattori di arretratezza culturale (nell'uomo come nella donna) ma se uomini e donne dell'Italia non studiano di piu' di quanto facciano ora, difficilemente potranno produrre beni e servizi ad alto valore aggiunto (senza i quali il welfare svedese te lo scordi) e liberarsi delle tare culturali che ancora affliggono buona parte della popolazione.
Comunque una cosa è vera. Le donne che studiano lo fanno con profitto maggiore dei maschietti ed è quindi un vero peccato che cosi' poche in Italia lo abbiano fatto.
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Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda flaviomob il 03/12/2011, 13:17

Continui a non capire. Se il livello di istruzione femminile sale e il divario retributivo/occupazionale si mantiene elevato, in Italia, anche nell'ultima generazione che si affaccia nel mondo del lavoro, è evidente che il problema non è il livello di istruzione femminile (che ormai supera quello maschile) ma altri tipi di discriminazione.
Il tipo di welfare (tutele, presenza di asili pubblici o a basso costo, etc) e la mentalità diffusa portano a far sì che il peso della cura dei figli sia in condizione di squilibrio e gravi maggiormente sulla componente femminile. Se a ciò si accompagnano livelli più bassi di retribuzione, a parità di qualifica e mansione, peggio ancora, perché a una famiglia converrà che sia la madre a smettere di lavorare per un po', per occuparsi della prole, e la discriminazione sarà ulteriormente amplificata. Se rimanesse a casa il padre, la perdita di stipendio infatti sarebbe maggiore. Inoltre sapendo questo le aziende saranno ancora più restie ad assumere donne giovani e questo sistema perverso si avviterà ancora di più su se stesso.

Tanto per gradire, poi, l'ISTAT smentisce le tue fonti

http://www.fondazionenordest.net/UpLoad ... idente.pdf

Se andiamo a vedere la prima tabella
F1.1 - Popolazione per grado di istruzione in base ai dati del censimento 2001
nella parte legata al dato nazionale (non a quello del Nord Est, che è sfavorevole alle donne)
si riporta chiaramente che le donne diplomate sono più di sette milioni: 7.026.681, mentre gli uomini sono 6.896.685
Il dato sui laureati è vicinissimo tra donne e uomini (ma sappiamo che nell'ultima generazione c'è stato il sorpasso femminile).
Quindi ciò smentisce definitivamente le tue ipotesi e le tue conclusioni :mrgreen:

PS Anche in questo studio, a pagina 24 (tavola 1.7), compare una tabella che evidenzia come tra coniugi siano oggi in prevalenza le donne ad avere un titolo di studio superiore al partner!

http://www3.istat.it/salastampa/comunic ... volume.pdf

vedi anche

http://www.notabene-online.it/notizie-d ... o-di-meno/


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Re: MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Messaggioda chango il 03/12/2011, 15:29

franz ha scritto:
flaviomob ha scritto:L'articolo di Libero è inaccettabile e fa specie sapere che le donne del centrodestra non chiedano la testa di chi scrive certe matte bestialità (sullo stesso quotidiano che poi definisce incivile - o peggio - la cultura araba sugli stessi temi).

Per il resto, statistiche e dati inconfutabili dimostrano che oggi, in Europa, nelle ultimissime generazioni il livello di istruzione femminile ha superato (quantitativamente e qualitativamente) quello maschile, ma che le discriminazioni in termini di occupazione e retribuzione persistono: questo elemento smentisce completamente le bizzarre tesi riportate da Franz.

Premesso che concordo con la critica all'art di Libero, bisognerebbe capire (ed è veramente dificile) quanto tu abbia capito delle mie "bizzarre" teorie. Esse sostengono che le donne ITALIANE di tutte le età lavorative (24-65) il livello medio di istruzione è FORTEMENTE inferiore rispetto alle colleghe europee (e qui non c'è discussione che tenga, perchè i dati OCSE parlano chiaro) e che questo spiega il GRANDE DIVARIO occupazionale tra uomini e donne in ITALIA. Il fatto che le giovani generazioni femminili in europa (ma non in Italia, prendendo tutte i percorsi formativi, perchè in Italia il sospasso è solo nell'università) studino di piu' e continuino a guadagnare di meno ed essere occupate un po' meno degli uomini non dimostra un TUBO, anzi se ti fermi un attimo a ragionare dimostra prorio che la mia tesi tanto bislacca non è. Perché come ho spiegato facendo vedere il dato svedese, quelle che tu chiami "discriminazioni" in quel paese sono di entità ridottissima, tanto che non si puo' parlare affatto di discriminazione. La % di donne che lavorano è appena di pochi punti sotto quella degli uomini mentre in Italia il DIVARIO è enorme. Idem per le retribuzioni. Questo dimostra che pur non azzerando del tutto le differenze, è livello di istruzione che tende a portare i livelli retributivi e occupazionali pari o quasi a quelli del maschio.


il fatto che, in Italia, l'incidenza dei laureati sia maggiore tra le donne che tra gli uomini e che nonostante questo permanga un divario ampio in termini di tassi di occupazione a sfavore delle donne così come le retribuzioni delle donne siano più basse, rende difficile affermare, come fai tu, che "è il livello di istruzione che tende a a portare i livelli retributivi e occupazionali pari o quasi a quelli del maschio."

In Svezia, lo ripete, le differenze son ridotte non per il livello di istruzione (anche in Italia le differenze del tasso di occupazione tra uomini e donne si riducono al crescere del titolo di studio conseguito) ma perchè esiste un sistema di welfare, forme contrattuali ecc., che permettono alle donne di conciliare meglio famiglia e lavoro.
per capire questo basta confrontare i tassi di occupazione delle svedesi con quello delle italiane a parità di livello di istruzione. sono sempre dati OCSE, mica PCUS...
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