ranvit ha scritto:Ricordo pero' che in Italia il 90% o piu' della struttura produttiva/commerciale è rappresentato da PMI....
Certo e visto che sei in tema di rimembranze magari ricordi quando definivi allucinanti i redditi delle partite iva, che un autosalone dichiarasse 10'100, un ristorante 15'400 ...
Beh, anche quelli erano dati
medi esattamente come la
media di 7'000 per costo della burocrazia che hai citato prima.
Ora se tanto mi da tanto non so se i 16'000 di una macelleria siano il risultato di 200'000 euro di entrate e di 184'000 di spese (oppure di 400'000 di entrate e 384'000 di spese) ma se "in media" quel macellaio non avesse quel costo burocratico medio di 7'000, ecco che avrebbe in tasca 7'000 euro di piu' ed in totale dichiarerebbe 23'000 euro, che è piu' del reddito mediano italiano (19.655) e finalmente piu' del suo dipendente.
Quei 7'000 quindi non vanno assolutamente ridicolizzati perché per un autosalone ed un ristorante, che di adempimenti burocratici ne hanno, rappresentano un ammanco di reddito notevole e spiegano perché le PMI sofforno cosi' tanto in Italia. Una grande azienda come la FIAT per esempio, con centinaia di migliaia di addetti, soffre meno - proporzionalmente - per la burocrazia mentre essa è letale per una picciola o micro impresa.
Altro motivo per non ridicolizzare quei 7'000 euro (ammesso che siano veri e non ho per ora motivo di dubitarlo) è che a fronte dei 3 milioni ed ottocentomila imprese circa, fanno quasi 27 miliardi (compatibili con i 25-31 che ho trovato io) e che i 27 miliardi se spesi per assumere e non per ottemperare ad obblighi buricratici che al 95% soni inutili, si potrebbero trasformare in quasi 670'000 posti di lavoro (ipotesi di 40'000 euro di stipendio medio lordo-azienda). Ripeto il concetto che eliminare un obbligo burocratico si trasforma
immediatamente in un risparmio e puo' essere convertito immediatamente in assunzioni. Sicuramente è anche possibile che lo stato perda 670'000 posti di lavoro (burocrati disoccupati) per cui alla fine sul piano della domanda aggregata (PIL) e dei posti di lavoro la misura sia neutra tuttavia ci sono altri fattori.
1) i 670'000 burocrati in meno pagavano imposte e contributi fittizi, una partita di giro, mentre i 670'000 assunti dall'economia privata pagano contributi e tasse vere.
2) i 27 miliardi spesi in meno dallo stato si trasformano in meno tasse per tutti (quindi piu' soldi in tasca per il consumo) e/o in misure sociali di sostegno al consumo dei meno abbianti, cosa che a sua volta rilancia consumi e produzione. In altre parole: crescita.
Per non parlare poi della maggiore possibilità e rapidità di aprire nuove imprese (vedere
viewtopic.php?f=4&t=6172&p=61581&hilit=libidine#p61581 )
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)