La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Pubblica Amministrazione: tra riforme e tagli

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Pubblica Amministrazione: tra riforme e tagli

Messaggioda pinopic1 il 03/08/2008, 11:06

Si, però oltre ad applaudire o fischiare, non è male ragionare tra di noi, discutere anche animatamente per approfondire i temi politici, per guardare oltre la superficie dei provvedimenti governativi, oltre la propaganda che non è che l'abbia inventata questo governo, fa da sempre parte del gioco della poltica, ma nessuna maggioranza ha mai avuto la potenza mediatica dell'attuale e neanche una simile forza parlamentare che va al di la dei numeri se si considera l'alterazione apportata in questi anni alle regole costituzionali.
Infine non c'è niente di male se si mette in evidenza il segno di destra, della cultura di destra, della linea complessiva del governo.
Segno di destra che può anche piacere ovviamente, e allora niente di male.
Però può anche non piacere ma può non essere facilmente o imediatamente visibile (con il tempo si vede e si sente, ma potrebbe essere troppo tardi per rimediare).


Intanto già stiamo vedendo che a guardare oltre il semplice dato statistico si riesce a individuare le cause che portano a quel dato e si capisce come la correzione non si possa fare semplicemente a tavolino con operazioni matematiche.

Tornando alle scuole dei piccoli comuni dove il rapporto insegnanti/alunni può discostarsi anche sensibilmente dallo standard, bisogna distinguere i piccoli comuni che si trovano in aree metropolitane o comunque in aree altamente urbanizzate, da quelli che si trovano in aree dove la presenza umana è più rarefatta.
Nel primo caso, i comuni grandi e piccoli praticamente si compenetrano per cui si possono considerare come quartieri di una unica grande città. In questo caso anzichè organizzare la scuola per comuni la si può organizzare per distretti distribuendo in maniera razionale ed economica alunni, insegnanti e tutte le risorse all'interno del distretto. Ma questo in parte già si fa; già esistono i distretti scolastici e gli istituti onnicomprensivi.

Per le scuole che sono ubicate in località disagiate, alte valli, montagna, piccole isole, zone a scarsa densità di urbanizzazione, bisogna uscire dall'ufficio del ministero e recarsi sul posto a vedere la situazione. E possibilmente dovrebbe essere prima di tutto il ministro dell'Istruzione, e dopo quello dell'economia.


Se può interessare c'è un articolo del Prof Vaciago dell'Università Cattolica di Milano
http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/vaciago%20liberal56813.pdf
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
Avatar utente
pinopic1
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1253
Iscritto il: 24/05/2008, 15:00

Precedente

Torna a Economia, Lavoro, Fiscalità, Previdenza

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti