Robyn ha scritto:Quello che mi chiedo è se nel piano Fiat il gioco vale la candela e cioè se per creare lavoro si introducono i tre turni e si sfascia il normale orario di lavoro.Invece la strada dovrebbe essere quella di mantenere i due turni ed espandere gli impianti.Dobbiamo anche chiederci cosa avverrebbe se la strada seguita da Fiat fosse la strada seguita dalla piccola e media industria.In questo caso scomparirebbe il turno normale o i due turni normali e si andrebbe verso i tre turni in nome del mercato.
Se il santo valga la candela lo deve decidere la Fiat. L'imprenditore ci mette i soldi e rischia. Puo' sbagliare o no ma la responsabilità è sua. Poi che in Italia si passi spesso alla cassa cercando di mungere la vacca statale, quando le cose vanno male, questa è un altra faccia della medaglia del nostro capitalismo "familiare" ed un po' straccione. Ed anche di quello meno straccione e che agita lo spauracchio del "too big to fail" o del "me ne vado se non mi aiuti".
Per quanto riguarda cosa avverrebbe "se tutti ...." credo sia un'argomentazione inutile, visto che non è mai vero che tutti fanno realmente quello che si teme o auspica. (se tutti rubassero? se tutti la facessero per strada? Se nessuno comprasse autovetture? Se nessuno facesse il pieno alla Esso?").
Ma anche così fosse, vediamo i
pro, oltre ai tuoi
contro. Se si passasse da un turno a tre avremmo che a parità di produzione servirebbero 2/3 in meno di spazi industriali e produttivi, di capannoni, di metratura sottratta all'agricoltura, ai boschi, alla natura o alle case di abitazione. Questo sarebbe un indubbio vantaggio per l'ambiente, anche se comporterebbe un certo sacrificio per il lavoratore.
Altri risparmi possibili sono:
1) risparmio nelle assicurazioni degli stabili industrali;
2) risparmio nelle misure anti inquinamento, sulla sicurezza e sulla prevenzione (un solo impianto invece di tre)
3) risparmio nell'aquisto di fondi e di stabilimenti;
4) risparmio nell'acquisto di macchinari (una sola fabbrica che lavora 24 ore su 24 invece di tre che lavorano solo 8 ore)
5) risparmi ed economie di scala sull'approvigionamento di materie prime e sui contratti di manutenzione.
Il problema tuttavia oggi è inesistente, perché siamo ancora in mezzo ad una crisi della domanda e quindi i magazzini sono ancora pieni. Mettersi a produrre 24 ore al giorno è quindi inutile se prima non si sblocca la domanda. Tuttavia se la domanda si sbloccasse allora chi è in grado di produrre 24 su 24 a basso prezzo conquisterà il mercato. Quindi è importante essere pronti. Se l'Italia non è pronta, ci saranno altri al suo posto.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)