ranvit ha scritto:si limita alla concorrenza sleale tra evasori ed onesti ed al maggior carico che questi ultimi devono sopportare.
E ti pare poco? Avere piu' tasse da pagare significa:
No, mi pare tantissimo ed anche troppo già cosi' ma si partiva dall'affermazione, per me discutibile, che la causa del debito e del deficit è l'evasione, mentre per me è "solo" cattiva gestione della spesa e tasse non alzate allo stesso livello della spesa per motivi elettorali ... ripetuta per decenni. Tra l'altro ci sono nazioni con il sommerso al 10-20% del PIL ma con le casse dello stato in attivo da anni, segno che la relazione evasione = deficit - che in certi casi esiste ma non per l'Italia - non è automatica. Poi non è solo che lo stato italiano si adegua, ma dobbiamo ammettere che scientemente predispone agevolazioni e scorciatorie (per motivi elettorali) per dare la possibilità ai furbi di pagare meno, non controlla adeguatamente chi evade e predispone aliquote elevate a carico degli onesti, per far quadrare in qualche modo i conti entro il 3% di deficit che il patto di stabilità tollera. C'è anche il forte sospetto che lo stato volutamente non perseguiti il sommerso (a parte campagne pubblicitarie moralistiche ed incursioni della GdF a Cortina) perché le attività sommerse, una volta individuate e fatte emergere, falliscono. Soprattutto nelle aree piu' povere del paese. Non possono permettersi di pagare tutte le tasse ed i contributi ed adempiere alla burocrazia e relativi costi aziendali e quindi i posti di lavoro vengono persi. In questo senso il sommerso è in certe zone l'unica risorsa economica: distruggerla sarebbe autolesionistico.
ranvit ha scritto:Poi a me questa storia della spesa pubblica non mi convince. In altro 3d chiedevo perchè nessuno fa i tagli
...
Solo un esempio: forse bisognerebbe licenziare almeno il 10/20% dei dipendenti pubblici. Cioè altri disoccupati. Altro reddito inferiore all'attuale. Ancora minori consumi, e quindi....(vedi sopra)

Beh, qui ti riposto all'esempio fatto nell'articolo di apertura.
Zingales ha scritto:Se licenziamo 5 mila guardie forestali siciliane il Pil nazionale si riduce di 72 milioni all'anno (i servizi della pubblica amministrazione entrano nel Pil al loro costo, anche se il vero valore prodotto fosse - come probabile in questo caso - zero). Questi 72 milioni non spariscono: si traducono in meno imposte o in minor debito. I contribuenti (che pagano meno imposte) o i creditori (che si trovano con più soldi liquidi) aumenteranno la domanda e a ruota il Pil. Il processo però non è immediato e quindi nel brevissimo periodo ci sarà una riduzione di Pil e maggiore disoccupazione. Per questo gli economisti preferiscono ridurre il deficit in una fase espansiva dell'economia
Per prima cosa a sentire gli economisti, mentre l'aumento di tasse è sicuramente recessivo, la diminuzione della spesa no, soprattutto quella improduttiva. O se è recessivo lo è solo nell'immediato, perché poi quel risparmio va nelle tasche di chi spende. Sul piano della cosiddetta domanda aggregata quindi nulla cambia. 72 milioni si spostano semplicemente ma tutti gli onesti pagano un po' di tasse in meno. E dai che ci dai si potrebbe passare dal 50% al 35% in 10 o 20 anni. Perché non lo so fa? Beh, sicuramente qui 5000 forestali (li cito solo perché sono nell'esempio ma è chiaro che il problema non sono certosolo loro) faranno un casino, molto piu' casino dei milioni di contribuenti che invece si arrangiano come possono per arrivare a fine mese perché lo stato si porta via tra tasse e contributi piu' della metà del reddito lordo. Faranno casino i forestali, i travet, i cammionisti, tutte le categorie che venissero toccate da tagli di personale, di salari, di compensazioni, agevolazioni, esenzioni, franchigie, sussidi. Tagliare la spesa non è facile. Tuttavia Zingales chiarisce anche che secondo lui non abbiamo scelta:
Zingales ha scritto:Però, quando un paese, come l'Italia, dipende dal credito estero per finanziare il proprio debito, una crisi di fiducia, come quella sperimentata nell'estate 2011, può essere devastante. In quel caso, non si può aspettare a ridurre il deficit. Per attenuarne gli effetti recessivi, tale riduzione dovrebbe avvenire principalmente attraverso tagli di spesa invece che aumenti di imposte.
Come vedi tutto dipende dalla spesa e dalle tasse. Chi non vuole questo, anzi vorrebbe piu' spesa e piu' tasse, cerca di illudere gli italiani che il colpevole è l'evasore e basterebbe scovarlo e tutti vivremmo felici e contenti con una spesa al 50% e tasse altrettanto alte. Il contrasto all'evasione va fatto ma non funziona se spesa e tasse non scendono, perché come abbiamo visto comporta il fallimento e la chiusura delle attività lecite fatte clandestinamente, cosi' come sta comportando la chiusura di tante attività che fino ad ora ce la facevano a pagare tasse e contributi.
Il vero contrasto lo dobbiamo fare abbattendo la burocrazia, che è il vero "mostro" da indicare nelle campagne pubblicitarie.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)