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La precarietà

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: La precarietà

Messaggioda Robyn il 27/03/2012, 13:58

Smettiamola con queste scemenze sul sovietismo
La riforma è sul modello francese e il discorso è chiuso
ciao robyn
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Re: La precarietà

Messaggioda gabriele il 27/03/2012, 14:24

Robyn ha scritto:Il nodo cruciale è creare lavoro per fare in modo che tutti abbiano un lavoro.


Scoprire come mai in Italia non c'è lavoro, svelerebbe troppi altarini...

...troppe aziende legate alla P.A., troppi affari loschi e troppa mafia per una resa dei conti in un sistema "paese" come il nostro...
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Re: La precarietà

Messaggioda franz il 27/03/2012, 17:42

Robyn ha scritto:Smettiamola con queste scemenze sul sovietismo
La riforma è sul modello francese e il discorso è chiuso
ciao robyn

Veramente tutti invocano il modello tedesco e si lamentano se la riforma se ne discosta.
Poi, ma solo a titolo di cronaca, faccio notare in modo per ora bonario che qui a nessuno è consentito etichettare le idee degli altri come "scemenze".
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Re: La precarietà

Messaggioda Robyn il 28/03/2012, 7:04

Le nuove regole devono valere per i nuovi assunti.Poi pian piano quando ci saranno le condizioni si estenderanno a tutti.Posso essere d'accordo che il problema possono essere i cinquantenni,ma il problema è che non si vuole la riforma neanche per i nuovi assunti.Estendere a tutti da subito le nuove regole potrebbe determinare dei contrasti sociali.Invece il passaggio al nuovo sistema và gestito con gradualità creando lavoro e spostando in modo consensuale fette di lavoratori in altri settori per esempio nel campo della formazione.Questo passaggio permetterebbe di gestire le cose senza provocare traumi sociali.Quindi la riforma si può approvare anche subito.Questo permetterebbe di fare anche un'approfondita analisi temporale della riforma inserendo modifiche per esempio sul modello francese ma che non irrigidiscano l'uscita
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Re: La precarietà

Messaggioda flaviomob il 28/03/2012, 19:56

franz ha scritto:Oppure se mancano 4 anni alla pensione, il prepensionamento è carico dell'azienda. Basta pero' costi a carico dello stato e dell'inps.


Se mancano 4 anni alla pensione ti licenzio con motivazione di ordine economico; se anche perdo la causa col giudice del lavoro al massimo ti pago 27 mensilità (poco più di due anni): il gioco è fatto.


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Re: La precarietà

Messaggioda franz il 28/03/2012, 20:32

flaviomob ha scritto:Se mancano 4 anni alla pensione ti licenzio con motivazione di ordine economico; se anche perdo la causa col giudice del lavoro al massimo ti pago 27 mensilità (poco più di due anni): il gioco è fatto.

Non se si prevede un corridoio particolare per quest casi, come in danimarca.
Il problema non è questo: è sapere che costa, che non esistono pasti gratis e che qualcuno deve pagare.
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Re: La precarietà

Messaggioda flaviomob il 28/03/2012, 22:59

Con le tasse a cui sono sottoposti lavoratori ed industriali (onesti) ce ne sarebbe a sufficienza per tutti. Ma in Italia il governo predica bene e poi si prepara a razzolare male sull'anticorruzione. Del resto la prima industria nazionale si chiama MAFIA.


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Re: La precarietà

Messaggioda franz il 29/03/2012, 9:14

flaviomob ha scritto:Con le tasse a cui sono sottoposti lavoratori ed industriali (onesti) ce ne sarebbe a sufficienza per tutti.

Questo è il problema, perché visto che tutti pagano, tutti rivendicano.
Il fatto che le entrate siano attorno al 45% del PIL e le uscite siano vicine al 50% (uno dei livelli piu' alti, tipo Svezia) ci fa capire che:
1) oggi non sono abbastanza per tutti (o si paga di piu' o si deve spendere di meno)
2) visto che non abbiamo i servizi che dà la Svezia ma la spesa è simile, li spendiamo male.
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Re: La precarietà

Messaggioda Stefano'62 il 29/03/2012, 14:10

franz ha scritto:
Robyn ha scritto:.Il sistema tedesco irrigidisce il mercato del lavoro perchè rende rigida l'uscita con la conseguenza che si ricrea la precarietà in ingresso,condannando i giovani ad una perenne precarietà.In Germania la precarietà è come l'Italia ci sono circa quattro milioni di precari.

in germania c'è piena occupazione e bassisima disoccupazione. Inoltre se ci sono precari, come un po' in tutti i paesi, cambiano continuamente. C'è turn-over. Da noi sono sempre quelli.

Corto circuito:
se ci fosse più turn over allora ci sarebbero meno lavoratori stabili e più precari.

Non è sbagliato che un giovane cambi lavoro qualche volta.
E' sbagliato pretenderlo dai meno giovani,che una volta usciti non rientrano più,e che hanno mutui da farsi approvare e poi da pagare.

Abbasso la precarietà,viva la libera scelta di cercare e trovare la via migliore,ma poi viva la stabilità di chi ha famiglia.
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Re: La precarietà

Messaggioda soloo42001 il 29/03/2012, 15:30

Io ad esempio negli anni 90 in 6 anni ho cambiato 5 volte.
Sempre con contratto a tempo indeterminato.
Non e` mai stato un problema per le aziende che mi assumevano il contratto, l'articolo 18, ...

Poi c'e` stata la crisi del 2001 e tutte le bolle a catena.
Il mercato si e` fermato.
Da 11 anni ormai.
Il mercato vero si e` fermato, quello di compravendita di beni e servizi fra enti/aziende.
Non il cosiddetto "mercato del lavoro".
E cosi` e` esplosa la precarizzazione fino alla crisi occupazionale odierna.

Oggi cambierei ancora se ci fosse qualcosa in giro.
Ma c'e` il nulla.

E questi come pensano di risolvere?
Precarizzando ulteriormente.
E pretendono pure che ce la beviamo.


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