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Consumi giù di 45 mld in un biennio.

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Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda trilogy il 11/02/2013, 15:52

Consumi giù di 45 mld in un biennio. Quest'anno fisco sarà più pesante di 10 mld

di Titta Ferraro

Consumi in preoccupante contrazione in Italia nel biennio 2012-2013. Secondo quanto stimato da Confesercenti ammonta a 45 miliardi di euro (-35 mld nel 2012 e -10 mld nel 2013) il calo della spesa delle famiglie con una contrazione del 4% nel 2012 a cui farà seguito un -1,2% quest'anno. Lo studio intitolato "L'Impresa presenta il conto: tutti i numeri del prezzo della crisi" rimarca come si tratti di una contrazione pari a 2.000 euro in meno spesi da ogni famiglia nel biennio. L’impatto stimabile sul PIL, in termini di sottrazione di crescita, è pari a 0,7 punti percentuali. In particolare, il biennio vedrà un calo della spesa del 6% nelle bevande alcoliche e tabacchi, dell’8,9% in abbigliamento e calzature, del 4,3% nei pubblici esercizi, del 3,4% nelle strutture ricettive, e del 4,2% nei beni alimentari e bevande. In quest’ultimo settore la perdita sarà più sostenuta per le carni (-5,3%) che nella frutta e verdura (-2%).

Quest'anno nuove tasse per 10 mld, ma con IMU immutata conto sarebbe più salato
Il rapporto di Confesercenti sottolinea come negli anni 2011 e 2012 le manovre fiscali hanno determinato per famiglie e imprese maggiori imposte per 40 miliardi. Nel 2013 si verificherà un nuovo aumento: la nuova Tares, l’adeguamento delle addizionali Irpef, l’incremento delle tariffe dei servizi pubblici locali e l’aumento dell’aliquota ordinaria IVA dal 21 al 22%, porteranno famiglie ed imprese a pagare altri 10 miliardi aggiuntivi di imposte. Il conto salirebbe a 34 miliardi se l’IMU dovesse restare così com’è.

Con tagli a spesa pubblica possibili risparmi per 70 mld
"Abbiamo già mandato una lettera ai leaders delle forze politiche - ha rimarcato Marco Venturi, presidente di Confesercenti - in cui chiediamo una svolta urgente. Ormai non ci bastano più generiche promesse: servono fatti, servono risorse, che vanno trovate con coraggiose scelte di tagli della spesa pubblica, in quella parte che riguarda sprechi ed eccessi di rappresentanza. I tagli possono arrivare a liberare o attivare 70 miliardi di euro, da utilizzare per il rilancio del Paese".

Nel 2012 ogni giorno circa 253 chiusure di imprese del commercio e del turismo
Nel 2012 hanno cessato la loro attività 64.126 imprese del Commercio al dettaglio (di cui 52.432 pari all’82% sono imprese individuali) e 27.691 imprese attive nell’Alloggio e Ristorazione. Nei due comparti, quindi, hanno chiuso circa 253 imprese al giorno: 178 nel commercio al dettaglio (di cui 30 nell’abbigliamento), 70 nella ristorazione, 5 nelle strutture ricettive. Nel 2013 Confesercenti stima che chiuderanno 450.000 imprese in totale, di cui 72.000 nel commercio al dettaglio. Il ritmo delle chiusure nei nostri settori, dunque, aumenterà, portandosi a 281 al giorno: 197 per il commercio al dettaglio (di cui 36 nell’abbigliamento), 78 nella ristorazione, 6 nella ricezione.

Fonte: Finanza.com
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Re: Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda ranvit il 11/02/2013, 16:26

servono fatti, servono risorse, che vanno trovate con coraggiose scelte di tagli della spesa pubblica, in quella parte che riguarda sprechi ed eccessi di rappresentanza. I tagli possono arrivare a liberare o attivare 70 miliardi di euro, da utilizzare per il rilancio del Paese".


http://www.rischiocalcolato.it/2012/12/ ... figli.html


Programma Politico “diamo un futuro ai nostri figli”

14 dicembre 2012 di Gpg Imperatrice


Riproponiamo il PROGRAMMA POLITICO elaborato dagli Autori di Rischio Calcolato, includendo alcuni post di approfondimento. Siamo a disposizione nei Commenti per accogliere Proposte.



Parte 1 – Proposte per ridurre di 200 miliardi la Spesa Pubblica (cliccate sulla voce per vederli)

Proponiamo una riduzione della Spesa Pubblica per 200 miliardi. Il criterio di fondo non e’ il taglio dei servizi, ma quello degli sprechi e delle inefficenze. Abbiamo analizzato l’intero bilancio delle Amministrazioni pubbliche, e ne risulta, facendo confronti regionali, che in ogni settore si annidano forti sprechi. Adottando il criterio dell’imitare il Migliore in ogni settore di spesa (il territorio che da’ migliori servizi e spende meno) ne risulta che l’Italia potrebbe risparmiare circa 100 miliardi, avendo migliori servizi. L’altra meta’ della riduzione e’ rivolta a Spese che l’Italia non puo’ permettersi e che vanno razionalizzate. Le proposte hanno un’arco temporale di attuazione di 5-7 anni. Le Spese che non sarebbero soggette a riduzione, ma anzi verrebbero aumentate, sono quelle per Investimenti e per Protezione dalla Disoccupazione. Nella Parte 5 c’e’ una rappresentazione tabellare di tutti questi Post per Dummies.

La Casta, (i costi della politica)

La Pubblica Amministrazione

Le Pensioni

Etf Italia (Abbattere i Costi del Debito Pubblico)

La Difesa e le Forze Armate

La Sanità

Contributi alla produzione ed agli investimenti, Prestazioni sociali extra previdenziali, Aiuti e trasferimenti, investimenti

Privatizzazione RAI

Acquisti di beni e servizi, consumi intermedi

Dismissioni e valorizzazione del Patrimonio Pubblico



Parte 2 – Le Riforme (cliccate sulla voce per vederli)

Proponiamo alcune riforme in questa sezione. Oltre a quelle che vedete, in alcuni post trovate altre riforme, come quella dello Stato e delle Amministrazioni Pubbliche (nella Parte 1 nel Post della Casta). Ovviamente vi sono altre riforme non citate che sarebbero necessarie: Giustizia, Burocrazia, etc

Istruzione

Mercato del Lavoro

Liberalizzazioni





Parte 3 – Riduzione immediata del Debito Pubblico (cliccate sulla voce per vederli)

In questa sezione analizziamo delle Proposte Operative, tanto nell’immediato quanto nel tempo, per ridurre il Debito Pubblico. Focus particolare nella valorizzazione e dismissione dei patrimoni pubblici. Il tutto va letto con l’obbligo di pareggio di Bilancio.

Riduzione immediata Debito Pubblico

Dismissioni e valorizzazione del Patrimonio Pubblico



Parte 4 – Riduzione e Semplificazione Fiscale (cliccate sulla voce per vederli)

In questa sezione analizziamo e proponiamo una fortissima riduzione del peso fiscale, indirizzata su Imprese, Lavoratori, Famiglie, Consumatori e sull’Italia Produttiva. Lo Scopo e far ripartire economicamente la nazione. Il tutto e’ finanziato coi tagli riportati nella Parte 1. Il tutto e’ quantificato. L’Italia ne guadagnera’ fortemente in competitivita’.

La Rivoluzione Fiscale



Parte 5 – Approfondimenti e Proposte tematiche (cliccate sulla voce per vederli)

In questa sezione, analizziamo una serie di tematiche (il Sud, il problema della Crescita Economica, L’Euro, etc) e facciamo proposte specifiche.

Questione Meridionale: Analisi e Proposte operative

Crescita Economica: Analisi e Proposte per far Ripartire il PIL

Euro e sovranita’ monetaria

Riduzione della Spesa Pubblica da 200 miliardi per Dummies

Le misure da adottare nei primi 365 giorni
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Re: Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda trilogy il 11/02/2013, 16:56

ranvit ha scritto:servono fatti, servono risorse, che vanno trovate con coraggiose scelte di tagli della spesa pubblica, in quella parte che riguarda sprechi ed eccessi di rappresentanza. I tagli possono arrivare a liberare o attivare 70 miliardi di euro, da utilizzare per il rilancio del Paese"....


Ma se non riescono a tagliare 1 euro?? Hanno perfino messo l'obbligo di pareggio di bilancio nella costituzione per poter aumentare la tasse senza limiti e costringerci a finanziare qualunque spesa a piè di lista.
Per fare 70 miliardi di tagli servirebbero i carri armati :mrgreen:

a proposito di tagli & tagliatori.... :cry:

All''Agenzia di sanità pubblica spetta l'onere dei tagli, ma la sua dg conserva lo stipendio da 253 mila euro e l'auto blu. L'ufficio legale: «Trattamento retributivo, esclusa la legge Tremonti»

articolo completo http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 7584.shtml
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Re: Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda flaviomob il 12/02/2013, 6:20

Armiamoci... e pagate!


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Re: Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda ranvit il 12/02/2013, 10:10

Ma se non riescono a tagliare 1 euro??


Ecco perchè sarebbe meglio uscire dall'euro!
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Re: Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda franz il 12/02/2013, 11:25

ranvit ha scritto:Ma se non riescono a tagliare 1 euro??


Ecco perchè sarebbe meglio uscire dall'euro!

Ecco, così poi non taglieranno una lira. :lol:
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Re: Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda flaviomob il 13/02/2013, 23:55

Crolla la produzione industriale in Italia e Spagna

http://www.soldionline.it/infografiche/ ... le-europea


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Re: Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda Iafran il 14/03/2013, 19:09

http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... 41157/?rss

Casa, compravendite crollate: il mercato è tornato ai livelli del 1985

I dati dell'Osservatorio dell'Agenzia delle entrate confermano la crisi del mattone: nell'ultimo trimestre 2012 quasi il 30% di contratti in meno rispetto al 2011. In un anno -25,8%. Il calo medio delle quotazioni è stato del 26,1%, persi oltre 26 miliardi. Capitale prestato per mutui a picco del 42,8%.
. . . . .

Ecco cosa ci si guadagna a mungere troppo la mucca!
Il rifiuto della classe "politica" tradizionale (e deficitaria) ha ragioni ben fondate (e non solo per la crisi del mercato immobiliare).
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Re: Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda flaviomob il 15/03/2013, 1:00

E' curioso: proprio con l'edilizia Berlusconi ha costruito le prime fortune. Quando c'erano quelle belle giunte comunali, magari con qualche assessore socialista al posto giusto (facile, perché stavano al potere sia con la DC che col PCI) e per pura coincidenza le case costruite da Edilnord avevano giusto qualche... piano in più rispetto agli altri condomini... ;)
I famosi piani regolatori "ad personam"...


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Re: Consumi giù di 45 mld in un biennio.

Messaggioda franz il 15/03/2013, 8:09

In effetti è perfettamente coerente che Berlusconi voglia detassare il mattone (abolendo prima ICI e poi promettendo la stessa cosa con l'IMU) visto che piu' tasse gravano su un oggetto, distorcendo il suo prezzo, minore è l'appetibilità di mercato. Non credo che oggi pero' le sue forturne arrivino da quel settore.
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