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indietro di 100 trimestri

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

indietro di 100 trimestri

Messaggioda trilogy il 30/12/2009, 15:51

La TV ci ha sempre detto che l'Italia ha retto alla crisi meglio degli altri.....

(AGI) - Roma, 26 dic. - E' salato il conto della crisi per il mondo dell'industria italiana: nel secondo trimestre di quest'anno la produzione ha registrato una forte contrazione, maggiore rispetto agli altri Paesi dell'Europa.

In termini di trimestri persi, il Belpaese ne conta ben 100 contro i 12 e 13 di Francia e Germania.

E' quanto si legge nell'Occasional Paper di Bankitalia "La crisi internazionale e il sistema produttivo italiano: un'analisi du dati a livello di impresa". "Rispetto ai massimi toccati all'inizio del 2008 - si legge nello studio - nel secondo trimestre dell'anno in corso l'indice della produzione ha segnato una diminuzione cumulata prossima al 25%, con il risultato che, nella scorsa primavera, il volume delle merci prodotte si era riportato al livello della meta' degli anni ottanta.

Nella media dell'area e nei suoi principali paesi, il calo, pur assai pronunciato, e' stato inferiore. Misurato in termini di trimestri persi, cioe' di quanto indietro nel tempo sono tornati i livelli della produzione, la maggiore gravita' della situazione italiana risulta evidente: i 12 e 13 trimestri di Francia e Germania si confrontano con i quasi 100 dell'Italia".

il report completo della Banca d'Italia:
http://www.bancaditalia.it/pubblicazion ... QEF_58.pdf
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Re: indietro di 100 trimestri

Messaggioda franz il 30/12/2009, 17:50

trilogy ha scritto:La TV ci ha sempre detto che l'Italia ha retto alla crisi meglio degli altri.....

(AGI) - Roma, 26 dic. - E' salato il conto della crisi per il mondo dell'industria italiana: nel secondo trimestre di quest'anno la produzione ha registrato una forte contrazione, maggiore rispetto agli altri Paesi dell'Europa.

In termini di trimestri persi, il Belpaese ne conta ben 100 contro i 12 e 13 di Francia e Germania.

Impressionante. Significa che il manifatturiero, cuore del nostro sistema produttivo, come di quello tedesco, difficilmente dopo la crisi tornerà come prima. Molte aziende chiudono ed altre per non chiudere si trasferiscono.
Finiremo per commercializzare cose fatte da altri, appesantendo la nostra bilancia dei pagamenti.
Oltre al debito pubblico avremo quindi anche eccesso di debito estero. E non possiamo svalutare, come una volta.
Da considerare che mentre negli anni 80 avevamo miliardi di rimesse degli emigrati, oggi questo non accade piu' e gli unici capitali "freschi" rientrati sono quelli dello scudo fiscale.
La domanda ora è: rimarranno in Italia o genereranno investimenti all'estero?
Siamo alla frutta? L'Italia sta fallendo? Nei meetup di Grillo già se ne parla. Rischio default?
Abbiamo già qualche segnale: il caso del comune di Taranto, ora quello di Catania (1 miliardo di debito).
La corruzione consuma un mucchio di risorse ed il castello rischia di crollare.
Se quello che tiene in piedi l'Italia, la manifattura, crolla del 25%, me la vedo brutta.
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Re: indietro di 100 trimestri

Messaggioda trilogy il 30/12/2009, 20:06

Quello che è interessante è che secondo le previsioni OCSE il debito pubblico a fine 2010 sarà vicino al 120% del PIL mentre le promesse di Berlusconi erano come sempre molto differenti:

VENERDI' 28 NOVEMBRE 2008
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 28 nov - "Abbiamo deciso con senso di responsabilita' di mantenere l'obiettivo di portare il debito pubblico sotto il 100% del Pil entro il 2011". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo l'approvazione del Dl anticrisi. (RADIOCOR)

Ma ovviamente il cosiddetto "servizio pubblico" del regime tace sull'argomento.
Se non fanno un falso in bilancio la vedo dura :mrgreen:
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Re: indietro di 100 trimestri

Messaggioda franz il 02/01/2010, 12:56

Da notare l'intervento di Romano Prodi, sul messaggero di oggi.
viewtopic.php?p=21794#p21794

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Istat: potere d'acquisto a picco

Messaggioda franz il 11/01/2010, 12:36

Il reddito disponibile diminuito nello stesso periodo dell'1%
Cresce invece dello 0,4% la propensione al risparmio

Istat: potere d'acquisto a picco
in un anno in calo dell'1,6%

Ma va male anche alle imprese: quota profitto -2%

ROMA - La crisi economica incide fortemente sul reddito reale delle famiglie, con il potere d'acquisto in calo dell'1,6% in soli dodici mesi. Nel periodo tra ottobre 2008 e settembre 2009 - comunica l'Istat - il potere d'acquisto delle famiglie (ovvero il reddito disponibile in termine reali) è diminuito dell'1,6% rispetto al periodo tra ottobre 2007 e settembre 2008.

La propensione al risparmio è aumentata di 0,2 punti percentuali su base congiunturale e di 0,4 punti su anno. Il reddito disponibile (in valori correnti) è diminuito dello 0,4% congiunturale e dell'1% su anno, la spesa per consumi ancora di più: dell'1,5% tendenziale e dello 0,6% congiunturale.

Ma anche le imprese soffrono la crisi: la quota di profitto delle società non finanziarie, nel periodo che va da ottobre 2008 a settembre 2009, è calata di 2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. La quota di profitto, precisa l'Istat, è stata pari al 40,9% e che si è ridotta dello 0,3% su base congiunturale.


Come si vede non è un problema di mancanza di ottimismo o piuttosto di pessimismo eccessivo sparso dai media e dall'opposizione.
Cala il reddito, calano gli utili, cala il potere d'acqquisto (inteso come reddito disponibile).
Succede ovunque in Europa. È una crisi della domanda, che quindi si riflette sulla produzione, quindi sui redditi e sui consumi.
Una crisi che si innesta in una situazione, la nostra, che non è mai stata buona.
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Re: indietro di 100 trimestri

Messaggioda pianogrande il 12/01/2010, 16:07

Mi viene anche un pensierino maligno.
Che l'aumento della propensione al risparmio, comunque sia calcolata (in percento sul reddito o in cifra assoluta) nasconda la solita evasione fiscale che crea falsi poveri.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: indietro di 100 trimestri

Messaggioda franz il 12/01/2010, 16:55

pianogrande ha scritto:Mi viene anche un pensierino maligno.
Che l'aumento della propensione al risparmio, comunque sia calcolata (in percento sul reddito o in cifra assoluta) nasconda la solita evasione fiscale che crea falsi poveri.

Puo' darsi ma questo è probabile in tempi dicrescita. Adesso le persone risparmiano (se ci riescono) perché sono insicuri sul futuro. L'evasione fiscale poi di solito si manifesta con consumi superiori al reddito, nel senso che a livello globale nazionale vedi che il totale dei consumi supera il totale dei redditi e che quindi ci sono altri redditi nascosti.
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Re: indietro di 100 trimestri

Messaggioda pianogrande il 13/01/2010, 1:49

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Mi viene anche un pensierino maligno.
Che l'aumento della propensione al risparmio, comunque sia calcolata (in percento sul reddito o in cifra assoluta) nasconda la solita evasione fiscale che crea falsi poveri.

Puo' darsi ma questo è probabile in tempi dicrescita. Adesso le persone risparmiano (se ci riescono) perché sono insicuri sul futuro. L'evasione fiscale poi di solito si manifesta con consumi superiori al reddito, nel senso che a livello globale nazionale vedi che il totale dei consumi supera il totale dei redditi e che quindi ci sono altri redditi nascosti.
Franz


Giusto ma, assolutamente per assurdo, anche il valore dei risparmi potrebbe superare il valore dei redditi in una situazione di evasione fiscale.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: indietro di 100 trimestri

Messaggioda franz il 13/01/2010, 8:45

pianogrande ha scritto:Giusto ma, assolutamente per assurdo, anche il valore dei risparmi potrebbe superare il valore dei redditi in una situazione di evasione fiscale.

Giusto, anche senza "per assurdo", solo che è piu' facile nascondere un risparmio, se frutto di evasione, ed un reddito.
La cosa piu' difificle da nascondere sono i consumi. Di solito il fisco lavora su quel fronte.
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Re: indietro di 100 trimestri

Messaggioda trilogy il 20/01/2010, 13:34

AGI) - Roma, 20 gen. - "Oggi tra le imprese italiane registriamo un rinnovato clima di fiducia, una maggiore propensione all'export, una ripresa degli ordini esteri. E' la conferma che la fase peggiore della crisi puo' ormai ritenersi alle nostre spalle". E' quanto ha dichiarato il ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, nel suo intervento alla cerimonia di consegna dei premi Leonardo 2009 al Quirinale. -

Nulla da dire sulla dichiarazione di Scajola. Quello che fa sorridere è il metodo. Sono 2 anni che viene ripetuto lo stesso ritornello "il peggio è alle spalle". Quando si ripete una previsione all'infinito, prima o poi ci si prende per forza. Alla fine il peggio sarà veramente "alle spalle" e avremo la logica conclusione: "ve l'avevo detto". :D


saluti
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