franz ha scritto:La logica economica giapponese funziona come la nostra quando si deve trovare il prezzo di un prodotto o di un servizio. Infatti non è che ci regalano le Honda o le Toyota, perché hanno logiche economiche diverse. Mi pare che il punto sia quello relativo all'inflazione "programmata". L'obbiettivo del governo è il 2% e quindi non si parla di un 2% di inflazione frutto di non si sa quale ipotesi svalutativa. Se i tassi (rendimenti) non si adeguano ci saranno anche giapponesi eroici e patrioti che continuano a rinnovare alla scadenza i titoli pubblici ma anche altri che cercheranno altrove rendimenti superiori. Qui sta il punto. Quanti? Nell'operazione il governo giapponese attuerà un buy-back (non fa nuovi debiti, anzi ricompra quelli vecchi) ma tutto sta a vedere se riesce come volume di diacquisto a compensare la possibile fuga dai titoli di debito pubblico indigeni. Se per compensare una fuga eccessiva dovesse essere costretto a comprare una mole eccessiva di propri titoli (ovviamente stampando moneta) allora il rischio è che la svalutazione/inflazione superi quel 2% e la situazione si avviti pericolosamente.
Infatti l'incognita è il comportamento dei giapponesi. Tieni presente che la base monetaria giapponese era di 138 trilioni di yen nel 2012 dovrebbe salire a 270 trilioni a fine 2014. In questo periodo un aumento dei tassi è improbabile perchè i tassi dipendono in sostanza da offerta e domanda di moneta. Qua l'offerta cresce in modo esponenziale. Se l'inflazione sale al 2% i tassi dovrebbero adeguarsi verso l'alto perchè i risparmiatori non avrebbero convenienza a investire a fronte di una perdita reale certa. I giapponesi nella gestione del risparmio però sono particolari e potrebbero anche accettare tassi inferiori all'inflazione. In caso contrario potremmo avere una fuga di capitali massiccia con effetti sul cambio, tassi, inflazione. C'è da tenere presente poi che il giappone è la base dove si indebita la finanza internazionale, quindi la manovra giapponese ha ripercussioni su tutti i mercati.
(ANSA) - TOKYO, 10 APR L'euro si rafforza sullo yen, fino a superare quota 130, a 130,50, attestandosi ai massimi da oltre tre anni. La moneta nipponica continua a indebolirsi dopo la manovra di allentamento monetario, decisa la scorsa settimana dalla Bank of Japan, di natura 'qualitativa e quantitativa'.