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2012 Fiat produrrà 300 mila auto in meno

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: 2012 Fiat produrrà 300 mila auto in meno

Messaggioda franz il 25/11/2011, 18:27

cardif ha scritto:Pure tu interpreti quello che ho scritto nel senso che i capitalisti vanno tutti eliminati? Che il capitale va redistribuito?

No, non lo hai scritto e non penso che tu lo pensi. Che problemi ti fai? Non dirmi pero' che a sinistra qualcuno non pensa tutti cio' :o
Il valore delle azioni dipende da moltissime cose, acune razionali, altre no, quindi non posso darti le prove che cerchi.
Se il valore fosse solo razionale (che implica un mercato popolato da persone perfettamente informate e privo di assimmetrie informative) non ci sarebbero sopravalutazioni e sotto valutazioni; tutto sarebbe perfetto ed al valore giusto.
È impicito che invece cosi' non è ... ed il valore è spesso inadeguato, ci sono aspettative, illusioni, paure etc.
Sul delta tra valore razionale e valore reale, che qualcuno tenta di calcolare, si sviluppano ulteriori meccanismi di mercato (stima del valore futuro).

PS: in edit postumo:

cardif ha scritto:Ti ringrazio anch'io per il chiarimento. Non sapevo che Tabacci, per aver detto ieri sera quello che ho riportato sopra, è affetto da tutta quelle pustole :D :D

Francamente è molto probabile che tra ignoranza abissale (che in tema economico e produttivo avvolge la quasi totalità dei politici nostani) e posizioni ideologiche, il fronte delle pustole sia molto ampio. Tabacci, la Russa, Giovanardi, Vendola, D'alema e Veltroni, Di Pietro e compania, che ne sanno di come si dirige un'azienda, di come funziona l'economia? Ben poco, direi. E non che che poi uno che lo sappia sia per forza un buon politico. Credo che ci sia un caso su un milione. Uno lo conosciamo ed ora fa il Nonno, altri non li conosciamo ancora.
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Il “modello Marchionne” sfida il “modello Italia”

Messaggioda franz il 03/12/2011, 19:46

Sergio Marchionne non smette mai di stupire. Parlando negli Stati Uniti circa la situazione italiana, non ha escluso che se l’Euro dovesse “cadere”, Fiat probabilmente potrebbe bloccare gli investimenti italiani.

Quegli investimenti che stanno arrivando in Italia condizionati da un rinnovamento delle condizioni contrattuali.

È noto da tempo che il mercato del lavoro italiano è troppo bloccato, oltre ad essere dualistico, con un’elevata flessibilità in entrata e praticamente nulla in uscita (tranne per i contratti cosiddetti flessibili).

E le relazioni sindacali dovrebbero essere al centro della politica del Governo Monti nella manovra Finanziaria aggiuntiva del prossimo lunedì 5 dicembre.

Sergio Marchionne indubbiamente sta portando avanti da oltre un anno una politica di innovazione contrattuale che è partita dalla”battaglia” di Pomigliano d’Arco.

L’investimento di Fiat per produrre nello stabilimento campano la Nuova Panda, che tra l’altro è entrata in produzione proprio in questi giorni, era subordinata all’introduzione di un nuovo metodo di lavoro e a un nuovo contratto a livello aziendale.

Questo contratto prevedeva una maggiore flessibilità e produttività, essenziale per Fiat per sopravvivere sul mercato globale dell’auto e sopratutto per cercare di portare “in nero” il settore auto italiano. Investimenti in cambio di produttività, dove gli operai hanno un ruolo centrale ed essenziale nello sviluppo dello stabilimento.

Fiat ha annunciato pochi giorni fa di disdire il contratto nazionale poiché vuole implementare il contratto “Pomigliano” a tutti gli stabilimenti italiani.

La “battaglia” di Marchionne si è estesa a tutta Italia, ma in realtà deve essere vista in un’ottica globale.

L’Amministratore delegato di Fiat sta infatti portando avanti la stessa logica anche oltre Oceano, dove tra Canada e Stati Uniti esistono dei differenziali di costi del lavoro non indifferenti.

Per tale ragione Sergio Marchionne ha chiesto di rivedere i contratti di lavoro canadesi di Chrysler e di portarli a dei livelli simili a quelli degli Stati Uniti. Così facendo la casa automobilistica di Detroit potrà continuare a rimanere competitiva anche in America.

E proprio in questi giorni si sta concludendo l’avventura di Termini Imerese.

Lo stabilimento siciliano è stato costruito con la logica tipica di “cattedrale del deserto”, molto in voga fin dalla fine degli anni Sessanta. La mancanza di collegamenti efficienti verso i mercati di sbocco hanno decretato la morte della fabbrica, dato che per ogni veicolo prodotto vi era un costo aggiuntivo logistico pari a circa 1500 euro.

La morte di Termini Imerese era annunciata e nonostante questo i Governi di “diversi” colori e la Regione Sicilia hanno sempre pensato che lo stabilimento fosse eterno.

Sergio Marchionne ha fatto capire che il mondo moderno non funziona così e un’impresa privata, se vuole sopravvivere, deve eliminare le inefficienze produttive.

Il rischio di non fare ciò, vale a dire non andare verso la produttività, è quello che tutta l’azienda fallisca, con la conseguenza di perdere decine di migliaia di posti di lavoro.

Cosa insegna il “modello Marchionne”?

In un mondo dove la competitività è globale, tipico del settore auto motive, è necessario fare le innovazioni necessarie per poter continuare a fare in un determinato luogo gli investimenti.

Il Governo dovrebbe agire velocemente per togliere tutti quei lacci e laccioli che frenano l’economia e gli investimenti, italiani ed esteri, perché solo in questo modo, la crescita potrà tornare ad essere vigorosa.

La recessione che ci aspetta si spera sia l’ultimo esempio di un’economia affogata dal peso eccessivo dello Stato Italiano.

Andrea Giuricin su
http://www.chicago-blog.it/2011/12/01/i ... %E2%80%9D/
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Re: 2012 Fiat produrrà 300 mila auto in meno

Messaggioda flaviomob il 12/12/2011, 2:11



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Re: 2012 Fiat produrrà 300 mila auto in meno

Messaggioda franz il 22/01/2012, 1:04

Prendendo il considerazione il solo mercato italiano, le vendite dei big nel 2011 sono state un disastro.
190'000 vetture in meno rispetto al 2010 (-10.8%). Furono 1'938'341 nel 2010 e sono state 1'748'143 nel 2011.
http://www.carsitaly.net/fiat-car-sales_italy.htm
Raggruppando i gruppi per nazione si conferma che la germania (VW, AUDI, Opel, BMW) è quella che perde di meno della media (-2.72%), guadagnando quindi in penetrazione (+1.5%).
Seguono in positivo i giapponesi, che pur con risultati opposti, tra le due case guadagnano un 2.4% nelle vendite e guadagnano uno 0.9% di penetrazione. Questo malgrado il dato negativo di Toyota.
Il disastro piu' grande si assiste per i tre gruppi francesi (Peugeut, Citroen, Renault) che registrano insieme un calo di vendite del 23.32% e perdono 1.6% di penetrazione di mercato.
Le auto italiane vedono un grosso calo FIAT compensato in parte dalle buone vendita Alfa e dalla tenuta Lancia, che perde vendite ma guadagna quote. In totale le vetture del gruppo fiat perdono il 13% in vendite (poco piu' della media totale che è 10.88) e perdono solo lo 0.5% di penetrazione (1/3 della perdita francese). Molto piu' forte il calo americano (19.5% di vendite e -0.7% di quota di mercato.
Riassumendo anno brutto per tutti ma soprattutto, nell'ordine, per auto francesi, americane e italiane. Galleggiano tedeschi e giapponesi. I primi vendono meno macchine di prima ma guadagno quote di mercato, i secondi riescono a vendere di piu', anche se poche migliaia, e guadagnare quote.
In tutto 190'000 vetture in meno fanno circa 3 miliardi di euro in meno, risparmiati dagli italiani ma che sono stati meno reddito per concessionari italiani e operai dei vari gruppi automobilistici.

A livello mondiale segnano invece la buona performance dell'insieme FIAT-Chrysler (+6.36)
http://www.carsitaly.net/fiat-chrysler-sales.htm
Incremento dovuto a Chrysler (+20% ma non riesce sfondare in europa) e non a FIAT (-4.2%)
http://www.carsitaly.net/chrysler-sales.htm
http://www.carsitaly.net/fiat_auto.htm

In confronto al mercato italiano, di cui abbiamo già parlato (-10.88)
USA CAR MARKET 2011 12,778,171 + 10.3%
GERMANY CAR MARKET 2011 3.173.634 + 8,8%
FRANCE CAR MARKET 2011 2.204.065 - 2,1%
SPAIN CAR MARKET 2011 809.948 - 17,80%
UK CAR MARKET 2011 1.941.253 - 4,41%

In complesso il mercato europeo vende piu' macchine di quello americano ma ha visto una lieve flessione
EUROPE CAR MARKET 2011 13.573.550 - 1,42%

Il mercato giapponese, anche a causa del terremoto, vede un notevole calo.
JAPAN CAR MARKET 2011 4.210.220 - 15,1%

Notevole il mercato russo
RUSSIA CAR MARKET 2011 2.653.408 + 38,72%
in cui la Fiat ha conseguito un +28.8% ma gli altri hanno fatto molto meglio (VW +100%)
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Re: 2012 Fiat produrrà 300 mila auto in meno

Messaggioda Giorgio Graffieti il 14/12/2012, 8:09

franz ha scritto:
cardif ha scritto:2012 Fiat produrrà 300 mila auto in meno.

Sarà contento chi predica la decrescita e lo sviluppo sostenibile, ecocompatibile, meno autovetture e piu' biciclette.


io, infatti, sono contento...

Quello che trovo assurdo è che ci si limita a non produrre auto invece di spingere a produrre altro... autobus, ad esempio... e, invece, si chiudono anche le fabbriche che producono quelli.
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