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Sanità, Italia sedicesima in Europa

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Sanità, Italia sedicesima in Europa

Messaggioda franz il 13/11/2008, 15:14

Secondo l'indice dei consumatori Euro Health Consumer Index (EHCI) 2008
condotto tra 31 paesi, le prestazioni italiane sono inferiori a quelle dei Paesi dell'Est

Sanità, Italia sedicesima in Europa
"E' migliorata, ma resta mediocre"


BRUXELLES - Non è tra i paesi peggiori, ma certo sotto il profilo sanitario l'Italia ha un sistema "mediocre". Il nostro paese si colloca infatti al sedicesimo posto fra i sistemi sanitari di 31 paesi europei, secondo l'indice dei consumatori Euro Health Consumer Index (EHCI) 2008, un sondaggio annuale sulla sanità europea, presentato oggi a Bruxelles ed effettuato dalla parte del consumatore.

Nonostante qualche piccolo passo avanti rispetto all'anno scorso, l'Italia ottiene un risultato simile a quelli di Spagna e Grecia, resta indietro rispetto a paesi dell'Europa dell'Est come Estonia e Ungheria. I Paesi Bassi sono in testa alla classifica con 839 punti, seguiti da Danimarca (che vince il Diabetes Index 2008), Austria (che aveva vinto nell'EHCI 2007), Lussemburgo e Svezia.

Nelle sei categorie, che coprono 34 indicatori della performance, l'Italia ottiene 640 punti su un potenziale teorico di 1.000. "Abbiamo osservato alcuni miglioramenti per quanto riguarda l'accesso e i tempi di attesa, che indicano una volta tanto una positiva controtendenza dell'Italia", dice Arne Bjoernberg, direttore della ricerca dell'Euro Health Consumer Index.

Ma le conclusioni sono inesorabili: "In linea generale il sistema sanitario italiano è mediocre e deve migliorare in tutte le subcategorie. Come già osservavamo l'anno scorso, sembra essere ancora governato da 'Dei in camice bianco' e questo non è certo il modo migliore di garantire al paziente la conformità con gli ordinamenti per il trattamento".

Secondo il presidente della Health Consumer Powerhouse, Johan Hjertqvist, "il sistema sanitario italiano ha bisogno di un passaggio di potere dai medici ai pazienti". La classifica è suddivisa in sei aree: Diritti e informazione dei pazienti, e-Sanità, Tempi di attesa per il trattamento, Risultati, Gamma e ambito dei servizi forniti e Farmaci. L'Index copre 31 paesi.

Pubblicato per la prima volta nel 2005, l'EHCI è il prodotto di statistiche pubbliche e ricerche indipendenti. Produttore dell'Index è l'organizzazione di analisi e informazione Health Consumer Powerhouse. Come per tutti gli altri Indici HCP, l'organizzazione adotta il punto di vista del consumatore.

(13 novembre 2008)
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Re: Sanità, Italia sedicesima in Europa

Messaggioda franz il 13/11/2008, 15:32

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Re: Sanità, Italia sedicesima in Europa

Messaggioda franz il 17/11/2008, 10:25

Uno studio della prestigiosa rivista medica ci assegna l'ambito primato
Risultati positivi ottenuti grazie alla dieta e al sistema sanitario

Gli italiani i più longevi d'Europa
classifica a sorpresa di Lancet

di ELENA DUSI

Gli italiani i più longevi d'Europa classifica a sorpresa di Lancet
ROMA - Con un Pil sotto zero, scossa dalle figuracce internazionali di camorra e rifiuti, l'Italia è però prima nella statistica che conta di più: quella della vita. Da noi infatti si vive più a lungo che nel resto d'Europa. Gli uomini italiani sono in cima alla classifica con 80,4 anni di aspettativa media, seguiti dagli svedesi (80,3).

E anche se le donne sono leggermente sopravanzate dalle francesi (85,4 anni contro i nostri 85,3), nel complesso si conferma che il nostro è il paese dove i giorni sono più lunghi.

Lo studio europeo che esce oggi sulla rivista medica The Lancet si sofferma sulle ragioni di questo primato. E lo fa in un momento che sembra studiato apposta per farci riflettere. Tra i 25 paesi europei, infatti, si vive più a lungo e si invecchia con meno acciacchi laddove il livello di istruzione è più elevato, il sistema sanitario pubblico è meglio finanziato e le politiche a favore degli anziani sono più supportate da fondi. La correlazione fra ricchezza, educazione e durata della vita è molto stretta, sottolinea la curatrice dello studio, Carol Jagger dell'università inglese di Leicester. E nell'Europa a 25 il nucleo centrale dei quindici offre panorami nettamente migliori rispetto ai dieci paesi arrivati dopo con economie più traballanti.

Per Antonio Golini, che insegna Demografia alla Sapienza ed è membro dell'Accademia dei Lincei, il primato italiano ha cause note come dieta, un sistema sanitario che funziona bene nonostante qualche scandalo e una generale condizione di salute che si trasmette per via genetica di padre in figlio. "Siamo abituati ad accentuare i lati negativi della nostra condizione, ma in Italia godiamo di un buon sistema di vita e abbiamo il vantaggio di non avere grandi metropoli. Nelle città medie e piccole che caratterizzano il nostro paesaggio la qualità dell'esistenza è molto migliore".

L'idillio fra The Lancet e l'Italia dura però solo un capitolo. In un paese che invecchia (così come tutto il continente) e ha un pil privo di grinta non esiste altra soluzione - sostengono la Jagger e i suoi ricercatori - che mettere in atto una raccomandazione avanzata dal Consiglio Europeo: portare al 50 per cento il livello di occupazione dei lavoratori con più di 55 anni e far slittare gradualmente l'età pensionabile verso i 70 anni. "È ovvio che la fase di attività di un individuo debba andare di pari passo con l'allungamento della sua vita" dice Golini. Anche perché l'indice della salute - che indica l'età media in cui si presentano i primi acciacchi invalidanti - oltrepassa in Italia l'asticella dei 70 anni.

Per ogni anno che passa, al giorno d'oggi, la nostra aspettativa di vita aumenta di almeno tre mesi. "È come se ogni anno durasse per noi quindici mesi" spiega Golini. "Dodici ci sono dati subito, gli altri tre vengono in un certo senso depositati in banca: ne usufruiremo sotto forma di allontanamento della vecchiaia. Ma non è giusto che a pagarne i costi siano solo i giovani e i lavoratori attivi in genere. Anche perché negli ultimi quindici anni l'Europa è cresciuta a un ritmo mediamente doppio rispetto all'Italia, mentre India e Cina ci hanno sopravanzato di circa dieci volte. La strada persa si recupera soltanto lavorando di più, non solo nel corso della settimana ma anche in quello della vita". Sembra sia il modo migliore per arrivare a cent'anni.

(17 novembre 2008)
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Re: Sanità, Italia sedicesima in Europa

Messaggioda franz il 17/11/2008, 10:32

C'è qualcosa che non va.
Se (ed è vero) la longevità è legata al livello di istruzione ed al sistema sanitario, noi dovremmo essere messi molto male.
Tanto piu' che la longevità nostra, leggevo in un'altra ricerca, è maggiore al SUD, proprio dove il sistema sanitario è latitante e carente, a livello spesso di inesistenza (per gli standard occidentali) e ci sono ancora gravi sacche di ignoranza, analfabetismo e dove l'abbandono scolastico è ancora una piaga. Quanto alle politiche a favore degli anziani mi pare che da noi siano inesistenti. A meno che come misura (dietetica) non si intenda il fatto che fanno fatica ad arrivare a fine mese con la pensione. Sicuramente i piu' agiati tedeschi hanno molti problemi di origine alimentare, puer avendo un sistema sanitario notoriamente migliore.

Forse è piu' vero considerare che la longevità è anche legata a fattori genetici ed alimentari e qui invece siamo messi molto meglio, tanto da sopperire alle gravi carenze qui sopra elencate.

Ciao,
Franz
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Re: Sanità, Italia sedicesima in Europa

Messaggioda ranvit il 17/11/2008, 12:12

Mi permetto di aggiungere che al sud in genere i medici sono molto piu' "umani" di quelli del nord e del nordeuropa.
La mia esperienza personale mi ha fatto riscontrare, al nord, medici sempre pronti a darti cure abbastanza pesanti in termini di medicinali. Basate su convincimenti teorici piu' che su un'analisi generale dello stato di salute del paziente.
E spesso questi "bombardamenti" sono assolutamente negativi.

Naturalmente parlo in generale. Poi è ovvio che ci sono medici incapaci sia al nord che al sud!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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