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Pubblico impiego, Cgil lascia il tavolo (ci risiamo)

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Pubblico impiego, Cgil lascia il tavolo (ci risiamo)

Messaggioda ranvit il 05/02/2011, 19:59

http://www.corriere.it/economia/11_febb ... aabc.shtml



ACCORDO SUL REGIME TRANSITORIO SUGLI AUMENTI SALARIALI LEGATI ALLA PRODUTTIVITÀ
Pubblico impiego, Cgil lascia il tavolo
Intesa firmata da Cisl e Uil. Camusso attacca: «Corrono in soccorso al governo». Verso mobilitazione della Cgil



MILANO - Cgil lascia il tavolo con il governo in cui l'esecutivo ha presentato ai sindacati il testo dell'accordo sul regime transitorio sugli aumenti salariali legati alla produttività nel pubblico impiego. L'intesa, oltre a Cisl e Uil, è stata firmata anche da Ugl, Usae, Confsal e Cida. Hanno detto no Cgil, Cgu, Cisal, Confedir, Cosmed, Cse e Rdb-Usb. 
CAMUSSO ALL'ATTACCO - Dure le parole del leader della Cgil, Susanna Camusso, dopo la rottura: «L'accordo firmato da Cisl e Uil sui salari di produttività nel pubblico impiego è una presa in giro dei lavoratori». Diretto l'attacco alle altre due organizzazioni dei lavoratori: «Siamo di fronte a sindacati che corrono in soccorso al governo che è un po' claudicante».

LA RISPOSTA - Immediata la replica di Bonanni: « Mi dispiace della caduta di stile di Susanna Camusso, perché noi siamo i rappresentanti di milioni di lavoratori e non prendiamo in giro nessuno. Ho molti dubbi sulla caratura sindacale di comportamenti come quelli che ci tocca sopportare. Non lancio ingiurie, ma continueremo a fare il nostro lavoro sindacale e lo faremo sempre di più». Venendo all'accordo siglato, Bonanni ha commentato che le «buste paga di tutti i lavoratori del pubblico impiego avranno esattamente quello che è stato pattuito, senza un euro in meno».
Anche Pirani ha replicato alla Camusso: «Non è manifestando solo il dissenso che si salvano le ragioni del sindacato, ma è risolvendo problemi concreti che il sindacato potrà continuare a essere credibile in Italia. Non comprendo le motivazioni per cui la Cgil non ha firmato un accordo che migliora le condizioni».

BRUNETTA: «SODDISFAZIONE» - Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha espresso «grande soddisfazione» per la firma dell'intesa.

MOBILITAZIONE - Si va verso una mobilitazione nazionale generale dei lavoratori del pubblico impiego della Cgil. Lunedì 7 - secondo quanto si apprende - è prevista una riunione della Fp-Cgil e della Flc per valutare un cammino di mobilitazione dei lavoratori del settore. Martedì 8 ci sarà una riunione straordinaria dei segretari generali regionali della funzione pubblica per decidere le forme di mobilitazione della categoria. Non è escluso che si arrivi a uno sciopero generale della categoria entro la fine di marzo contro il blocco dei contratti, l'accordo separato di venerdì e per il rinnovo urgente delle rappresetanze sindacali del pubblico impiego.

INTESA - Questi in sintesi i punti dell'intesa:
1. Le parti convengono sulla necessità di realizzare un sistema di relazioni sindacali che persegua condizioni di produttività ed efficienza del pubblico impiego tali da consentire il rafforzamento del sistema produttivo e il miglioramento delle condizioni lavorative
2. Le retribuzioni complessive, comprensive della parte accessoria, conseguite dai lavoratori nel corso del 2010, non devono diminuire
3. Al fine di non pregiudicare le attuali retribuzioni dei dipendenti pubblici si è stabilito che i premi previsti dalla riforma Brunetta possano essere finanziati solo con le risorse derivanti da risparmi di gestione
4. Saranno costituite commissioni paritetiche con il compito di monitorare e analizzare i risultati prodotti
5. Quanto alle relazioni sindacali, l'accordo prevede una direttiva all'Aran per trattare un contratto collettivo quadro che tenga conto dell'intera cornice normativa vigente in materia ai fini dell'applicazione del decreto legislativo n. 150/2009.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Pubblico impiego, Cgil lascia il tavolo (ci risiamo)

Messaggioda matthelm il 05/02/2011, 21:20

Si, ci risiamo.
Lotte d'avanguardia della Cgil e solita arroganza verso gli altri sindacati.
Niente di nuovo, purtroppo.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Pubblico impiego, Cgil lascia il tavolo (ci risiamo)

Messaggioda Gab il 06/02/2011, 11:10

ULTIMO ATTO DELLO SMANTELLAMENTO DELLA RIFORMA DELLE AMMINISTRAZIONI: DOPO L’AZZERAMENTO DELLA “CAROTA” DISPOSTO NELL’ESTATE 2010 DAL MINISTRO DELL’ECONOMIA, UN ATTO DI CAPITOLAZIONE DEL MINISTRO AZZERA ANCHE IL “BASTONE” E AFFIDA LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLE AMMINISTRAZIONI A ORGANISMI PARITETICI GOVERNO-SINDACATI CHE RICORDANO MOLTO DA VICINO IL MEMORANDUM NICOLAIS DEL 2007

Intesa firmata il 4 febbraio 2011 dai ministri della Funzione pubblica e del Lavoro e Politiche sociali con i sindacati della funzione pubblica aderenti a Cisl, Uil e Ugl - Segue la traduzione dell’Intesa dal buro-sindacalese in italiano
da pietroichino.it

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
INTESA DEL 4 FEBBRAIO 2011

1. Nell’ambito dell’intesa per l’applicazione dell’accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 relativa ai comparti contrattuali del settore pubblico siglata in data 30 aprile 2009, e con riferimento a quanto previsto dal decreto legislativo 150/2009, confermando il comune obiettivo di una ripresa della crescita economica fondata sull’aumento della produttività e dell’occupazione, cui il settore pubblico contribuisce soprattutto con la qualità e quantità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese, con il presente accordo le parti, in attesa della stipulazione dei nuovi contratti collettivi nazionali di lavoro, convengono sulla necessità di realizzare un sistema di relazioni sindacali che persegua condizioni di produttività ed efficienza del pubblico impiego tali da consentire il rafforzamento del sistema produttivo, il miglioramento delle condizioni lavorative e della qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché la crescita della competenza professionale.

2. Le parti convengono che le retribuzioni complessive, comprensive della parte accessoria, conseguite dai lavoratori nel corso del 2010, non devono diminuire, per effetto dell’applicazione dell’art. 19 del d.lgs. 150/09. Sono fatti salvi gli effetti del decreto interministeriale n. 3 del 14.01.2011.

3. A tale scopo per l’applicazione dell’art. 19, comma 1 del d.lgs. 150/2009 potranno essere utilizzate esclusivamente le risorse aggiuntive derivanti dall’applicazione del comma 17 dell’art. 61 del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 133/2008 (c.d. dividendo dell’efficienza).

4. Al fine di valorizzare le esperienze e i risultati in via di conseguimento, in termini di miglioramento degli indicatori di performance delle amministrazioni, saranno costituite in sede nazionale, apposite commissioni paritetiche con il compito di monitorare e analizzare i risultati prodotti.

5. Il Governo si impegna a definire entro 15 giorni dalla data di sottoscrizione del presente accordo, secondo le procedure previste dal decreto legislativo 165/2001, un atto di indirizzo all’ARAN per la stipulazione di un accordo quadro che regoli il sistema di relazioni sindacali previsto dal decreto legislativo 165/2001, alla luce della riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009, firmata il 30 aprile 2009 per i comparti del pubblico impiego, e dal decreto legislativo 150/2009.


TRADUZIONE DAL BURO-SINDACALESE IN ITALIANO

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
INTESA 4 FEBBRAIO 2011

1. Le Parti, sostituendo questo atto negoziale agli atti di un legislatore velleitario e di un Governo inconcludente, si danno reciprocamente atto che la riforma delle amministrazioni pubbliche recata dalla legge-delega n. 15/2009 e dal decreto legislativo delegato n. 150/2009 deve considerarsi come mai emanata. In particolare, ogni funzione di valutazione della performance delle amministrazioni attribuita a organi indipendenti deve intendersi avocata a sé dalle Parti stesse, nello spirito del Memorandum Governo-sindacati 23 gennaio 2007. Tutte le invettive pronunciate dal ministro Brunetta contro il detto Memorandum nel corso degli ultimi due anni e mezzo devono intendersi revocate, con formali scuse all’ex-ministro Nicolais.

2. Le parti convengono, in particolare, che deve considerarsi abrogato l’articolo 19 del decreto legislativo n. 150/2009: conseguentemente, in tutte le circolari e documenti emanati dal settembre 2009 in poi dal ministero della Funzione pubblica, la frase “mai più un solo centesimo di salario accessorio verrà erogato al dipendente inefficiente” e ogni frase che dica cosa simile o analoga devono intendersi sostituite dalla seguente: “il ministro riconosce di essere incapace di differenziare il trattamento dei dipendenti pubblici in base alla loro performance individuale e pertanto garantisce a ciascun dipendente pubblico che, anche se lavorerà malissimo e qualunque nefandezza commetta, non potrà percepire meno di quanto ha percepito nel 2010, a titolo sia di stipendio sia di c.d. salario accessorio. Siamo tutti bravi, altro che fannulloni!

3. Al ministro della Funzione pubblica sarà ancora consentito - purché soltanto per ragioni propagandistiche - sostenere nelle trasmissioni radiofoniche e televisive, o nelle interviste a quotidiani e settimanali, che ai 25% di dipendenti più meritevoli verranno destinati premi finanziati con le “risorse aggiuntive”. Le Parti, tuttavia, si danno reciprocamente atto che, stanti i vincoli posti con il d.lgs. n. 78/2010, nessuna amministrazione potrà incrementare il fondo del salario accessorio con risorse aggiuntive; conseguentemente è garantito il ritorno a un trattamento rigorosamente egualitario, secondo la prassi consolidata prima della legge n. 15/2009.

4. Le Parti convengono che devono considerarsi abrogate tutte le disposizioni che facciano riferimento a organi di valutazione indipendente della performance delle amministrazioni: ritorna in vigore la disposizione contenuta nel Memorandum Governo-sindacati 23 gennaio 2007, che prevedeva l’affidamento dela funzione di valutazione a commissioni paritetiche, costituite da rappresentanti delle amministrazioni oggetto di controllo e di rappresentanti sindacali dei dipendenti delle amministrazioni medesime.

5. Il Governo si impegna a impartire all’ARAN entro 15 giorni istruzioni affinché l’Agenzia stessa adegui il proprio operato alle disposizioni della presente intesa e, in particolare, adegui i contenuti della contrattazione collettiva di livello nazionale ai criteri che hanno ispirato la contrattazione integrativa in tutto il periodo precedente alla legge n. 15/2009. Il ministro della Funzione pubblica ritira tutte le critiche ingiustamente rivolte a quella felice stagione della contrattazione collettiva del settore pubblico e si impegna, più in generale, a non parlar più del sindacato del settore dell’impiego pubblico, se non in termini elogiativi.
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Re: Pubblico impiego, Cgil lascia il tavolo (ci risiamo)

Messaggioda ranvit il 06/02/2011, 12:53

:lol: :lol: :lol:
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