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Istat: i redditi delle famiglie mai così male dagli anni '90

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Istat: i redditi delle famiglie mai così male dagli anni '90

Messaggioda franz il 09/04/2010, 7:33

Il dato peggiore da quando sono a disposizione le serie storiche
Istat: i redditi delle famiglie
mai così male dagli anni '90
Il calo nel 2009, in valori correnti, è stato del 2,8% rispetto all'anno precedente

ROMA - Cala ancora il reddito disponibile della famiglie italiane. Nell'ultimo trimestre del 2009, in valori correnti, è diminuito del 2,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008, mentre la spesa delle famiglie si è ridotta dell'1,9 per cento. Lo comunica l'Istat, spiegando che si tratta della riduzione più significativa a partire dagli anni '90, da quando sono a disposizione le serie storiche. Inoltre, il potere di acquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) è diminuito dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente e del 2,6 per cento rispetto a quello corrispondente del 2008.

PROFITTI - Scende anche il tasso di profitto delle società non finanziarie: nel 2009 - sempre secondo i dati resi noti dall'Istat - il calo è stato di 1,8 punti percentuali rispetto al 2008. Anche in questo caso si tratta del livello più basso a partire dagli anni '90. Il calo deriva da una diminuzione del risultato lordo di gestione del 9,5% e da un calo del valore aggiunto del 5,4%.

Redazione online
08 aprile 2010
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Re: Istat: i redditi delle famiglie mai così male dagli anni '90

Messaggioda franz il 30/04/2010, 16:49

Istat, la disoccupazione sale all'8,8%
In un anno persi 367mila posti di lavoro

Il dato di marzo è il peggiore dal 2002. In un mese
ci sono stati 58 mila disoccupati in più


Penalizzati soprattutto i giovani e le donne

ROMA - È il dato peggiore dal 2002: a marzo il tasso di disoccupazione nel nostro Paese è salito all'8,8%. Il numero delle persone in cerca di lavoro risulta pari a 2 milioni 194 mila unità, in crescita del 2,7% (+58 mila unità) rispetto al mese precedente e del 12% (+236 mila unità) rispetto a marzo 2009. Lo comunica l'Istat nella sua stima mensile. In particolare, a crescere è il numero di donne disoccupate: la componente femminile di persone in cerca di occupazione a marzo è infatti aumentata del 4,8% su base mensile contro un incremento dello 0,9% per quella maschile

OCCUPAZIONE - In un anno, inoltre, gli occupati sono calati di 367 mila unità. Il numero complessivo di persone con un posto di lavoro è sceso a 22 milioni e 753 mila unità, in calo dello 0,2 per cento rispetto a febbraio e inferiore dell'1,6 per cento rispetto a marzo 2009. Il tasso di occupazione è pari al 56,7%.

GIOVANI PENALIZZATI
- I giovani restano ancora «fortemente penalizzati» nel mercato del lavoro italiano con un tasso di disoccupazione oltre tre volte superiore rispetto a quello complessivo. A marzo il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) si attesta a quota 27,7%, registrando per la prima volta un calo congiunturale (-0,4 punti percentuali su mese) ma in aumento di 2,9 punti percentuali rispetto a marzo 2009. I tecnici dell’Istituto sottolineano che il tasso italiano è decisamente superiore quello relativo alla Ue-27 (20,6%).

Redazione online
30 aprile 2010 www.corriere.it


Istat, sale l'inflazione ad aprile: +1,5%
Si tratta del maggior incremento tendenziale da febbraio 2009. Pesa l'incremento del prezzo dei carburanti

a marzo l'indice dei prezzi al consumo era cresciuto dell'1,4%

MILANO - Tornano a salire i prezzi al consumo. L'inflazione ad aprile è salita al +1,5% annuo dal +1,4% registrato a marzo. Si tratta del maggior incremento tendenziale da febbraio 2009. Lo comunica l'Istat nella stima preliminare, precisando che su base mensile i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,4%.

PESA L'ENERGIA - L'aumento dei prezzi registrato ad aprile, spiega l'Istat, risente in particolare della corsa dei beni e prodotti energetici. Il comparto energetico, infatti, ha registrato un aumento dei prezzi dell'1,5% su base mensile e del 4,9% su base annua (in forte accelerazione dal 2,5% registrato a marzo). Corrono in particolare i prezzi del comparto non regolamentato (sostanzialmente i carburanti), che ad aprile sono cresciuti del 2,1% congiunturale e del 15% tendenziale. La benzina verde registra un incremento del 2,7% rispetto a marzo e del 16,7% rispetto ad aprile 2009. Andamento simile per il gasolio, cresciuto del 2,2% congiunturale e del 15,9% tendenziale.

INFLAZIONE ACQUISITA - Il tasso d'inflazione acquisito per il 2010, ovvero quello che si registrerebbe a fine anno nell'ipotesi che l'indice mantenga i livelli registrati ad aprile, si attesta a +1,2%, spiega ancora l'Istat. Su base annua - aggiunge l'Istituto di Statistica - l'inflazione, al netto della componente energetica, è aumentata dell'1,3%.

Redazione online
30 aprile 2010 www.corriere.it
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