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Timbrature a trenitalia

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Timbrature a trenitalia

Messaggioda franz il 13/08/2008, 15:09

Trenitalia, i sindacati: i dipendenti licenziati
hanno sbagliato ma non sono fannulloni


GENOVA (13 agosto) - «Hanno commesso un errore, ma certo non sono fannulloni». Questo il commento dei sindacati alla notizia di ieri del licenziamento di otto dipendenti di Trenitalia a Genova, poiché uno di loro è stato infatti sorpreso dal superiore mentre timbrava il cartellino degli altri sette colleghi. «Gli otto ferrovieri erano stati impegnati in una prestazione straordinaria - dice Costantino Farina della Fit-Cisl -, hanno commesso un errore, ma certo non sono fannulloni, questo è l'aspetto kafkiano della vicenda». Giudizio positivo sulle 20 nuove assunzioni nell'officina di San Fruttuoso (dove prima dei licenziamenti stimavano comunque una carenza di organico di trenta unità), ma i sindacati precisano: «nessun baratto», «nessuna contrapposizione». Intanto la segreteria regionale del sindacato Fast FerroVie Liguria fa sapere che chiederà un incontro con le Ferrovie per avere chiarimenti in merito ai licenziamenti.

Riunione oggi con i lavoratori per prendere decisioni su un possibile sciopero. Ma Fabrizio Castellani della Filt Cgil fa notare che sulla base della legge di autoregolamentazione 146/90, proclamare uno sciopero in questo momento significherebbe incorrere in sanzioni. Tuttavia in «un'officina che è sempre andata avanti grazie alla disponibilità degli operai agli straordinari» quanto accaduto potrebbe aver già prodotto contraccolpi psicologici. Secondo quanto confermato dalle Ferrovie, in mattinata sono stati tre i treni soppressi in Liguria. Uno Spezia-Savona ed un Savona-Genova Brignole a causa di un locomotore guasto ed un convoglio in ambito metropolitano, un Voltri-Brignole, a causa del materiale rotabile che ieri è stato vandalizzato e che ora si trova in riparazione.

Il sindacato Fast FerroVie Liguria chiede chiarimenti. In una nota il segretario regionale Giuseppe Carpentieri ha dichiarato che verrà espresso un giudizio «sulla decisione aziendale solo dopo essere venuti a conoscenza delle reali dinamiche dell'accaduto - si legge nella nota -. Siamo inoltre fortemente preoccupati per l'organizzazione del lavoro di questa realtà produttiva che, in coincidenza con le ferie estive e gli alti carichi di lavoro ai quali ormai da tempo è soggetta, come del resto la maggior parte delle realtà produttive del Gruppo Fs, si trova a dover comunque garantire un servizio ottimale al pendolarismo ligure, con sempre minor risorse».
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29415
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Re: Timbrature a trenitalia

Messaggioda franz il 13/08/2008, 15:14

L'errore secondo me è di Trenitalia.
In casi del genere un dirigente convoca i lavoratori oggetto dell'irregolarità della tibratura e sente i motivi.
Eventualmente se è la prima volta e se le giustificazioni non sono valide puo' predisporre un richiamo formale.
Se invece l'irregolarità, malgrado il rischiamo, si ripete allora si' che l'azienda è legittimata a licenziare.
Quindi qui da richiamare ed eventualmente licenziare, eventualmente, dovrebbero essere quei dirigenti che non sono all'altezza dei loro compiti.

Ciao,
Franz
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Quel capo che partiva con la fidanzata

Messaggioda franz il 13/08/2008, 15:18

Quel capo che partiva con la fidanzata

di Luciano Costantini
ROMA (13 agosto) - Renato Brunetta? Sarà pure un ministro di polso, ma non ha inventato nulla. E’ stato Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie, ad adottare per primo la linea dura nell’apparato statale. Lui, ex sindacalista di spicco della Filt/Cgil. Lui, manager che si muove con passi felpati e parla senza mai alterare i toni della voce. Almeno in pubblico. E’ lui che oggi detiene il record dei licenziamenti in un’azienda - le Fs, appunto - dove il contratto di lavoro è sempre stato come un atto di matrimonio: indissolubile (almeno sulla carta).

Mauro Moretti negli ultimi dodici mesi ha spedito trentacinque lettere di licenziamento: le otto di ieri sono solo le ultime in ordine di tempo. Motivazioni tra le più diverse. Per esempio, è stato dato il benservito ad un legale dell’azienda che trasferiva alcune pratiche alla collega fidanzata invece che a colleghi deputati a seguire contenziosi di vario tipo. Direte che è stato il troppo amore a tradirlo... e avrebbe potuto anche essere perdonato. Invece, no, è stato invitato a trovarsi un altro impiego. Non si sa, se con il posto di lavoro abbia perso anche la fidanzata.

Oppure il caso di un dirigente di villa Patrizi, palazzo della Roma umbertina che ospita le Fs, che sempre con la fidanzata andava “fuori per servizio” e poi addebitava le spese di trasferta all’azienda. Anche lui licenziato in tronco, al termine di una rapida per quanto accurata verifica contabile.
Trentacinque licenziamenti che non andranno ad intaccare gli organici, ancora pletorici, delle italiche ferrovie che sfiorano le centomila unità. Anche se ai trentacinque “ferrovieri” già “tagliati” potrebbero aggiungersene degli altri. Gli “007” di villa Patrizi recentemente hanno chiuso il dossier su un altro dipendente lombardo: anche per lui è in arrivo una lettera di licenziamento. E accertamenti sono scattati nei giorni scorsi nel compartimento di Treviso nei confronti di un non meglio precisato numero di ferrovieri. Assenteismo? Non soltanto. Ai trentacinque licenziamenti vanno aggiunte decine e decine di sospensioni, conseguenti a comportamenti non esattamente corretti, che hanno colpito altrettanti dipendenti.

L’ex sindacalista, Mauro Moretti, persegue con pari determinazione il pareggio dei conti e il massimo rigore etico all’interno dell’azienda, accreditata (magari a torto) di essere stata in passato un serbatoio di clientele dove le raccomandazioni viaggiavano più rapide dei treni. Più che eloquente la spiegazione ufficiale di accompagnamento agli otto licenziamenti di ieri: «La violazione accertata rappresenta una palese rottura del rapporto di fiducia che deve necessariamente intercorrere tra datore di lavoro e dipendente».
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app ... =In_Italia
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Re: Timbrature a trenitalia

Messaggioda pianogrande il 13/08/2008, 22:13

franz ha scritto:L'errore secondo me è di Trenitalia.
In casi del genere un dirigente convoca i lavoratori oggetto dell'irregolarità della tibratura e sente i motivi.
Eventualmente se è la prima volta e se le giustificazioni non sono valide puo' predisporre un richiamo formale.
Se invece l'irregolarità, malgrado il rischiamo, si ripete allora si' che l'azienda è legittimata a licenziare.
Quindi qui da richiamare ed eventualmente licenziare, eventualmente, dovrebbero essere quei dirigenti che non sono all'altezza dei loro compiti.

Ciao,
Franz

L'unica cosa da verificare è se le procedure previste dal contratto sono state rispettate.
Io, per esempio, ho lavorato una vita col contratto dei chimici ed era previsto che, a seguito di una infrazione, ci fosse un contestazione scritta che dava un tempo per portare eventuali giustificazioni.
Non conosco il contratto(i) delle ferrovie.
Se la procedura è stata rispettata e se il contratto prevede il licenziamento anche per i non recidivi, credo ci sia poco da fare.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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