incrociatore ha scritto:«La Fiat ricorrerà alla cassa integrazione negli stabilimenti italiani del gruppo a partire da settembre. Lo ha annunciato l'azienda alle segreterie nazionali dei sindacati»
Al solito... i profitti (quando ci sono) sono privati... i debiti sono sempre pubblici
No, aspetta, capisco la battuta (piu' che spontanea) ma quando ci sono utili le aziende italiane pagano le imposte (e nella media degli altri paesi, ... ripeto
quando ci sono utili) e la cassa integrazione non è un sostegno pubblico ma privato, dato che è pagata dalle aziende stesse, come contributo all'INPS.
Cose simili (ammortizzatori sociali per i momenti di crisi economica) ci sono in tutti i paesi avanzati sono che da noi solo le grandi aziende industriali con di 50 dipendenti pagano per il servizio e ne usufruiscono mentre altrove il diritto è universale (per i dipendenti) ed è solitamente pagato in parti uguali da datore di lavoro e lavoratore, in % allo stipendio percepito.
Eventualmente lo stato sopperisce con fondi propri nei momenti di crisi in cui l'erogazione del sussidio è superiore agli introiti ma questo avviene praticamente ovunque.
A parte credo la sola Svezia, gli oneri dei sussidi di disoccupazione e degli istitituti tipo "cassa integrazione" (sostegno al posto di lavoro nei momenti di crisi) sono un fatto relativo al solo mondo del lavoro (quindi privato), non coperto da fondi fiscali (pubblici). Anche se non fosse cosi' comunque il volume delle imposte dirette pagate solitamente dalle aziende nel mondo occidentale è notevolmente superiore (direi di un fattore 50 o 100) al volume dei sostegni forniti ai lavoratori ed alle aziende per i momenti di crisi economica settoriale o generale.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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