Toscana nel 2020

Scusate se insisto sui numeri ma spesso sono una buona base di partenza, un ottimo stimolo per immaginare come poter agire.
Immaginare come agire ora affinchè quello che i numeri ci dicono possa essere crescita e miglioramento della vita per tutti e
non essere un insieme di problemi che si avanno ad aggiungere a quelli attualmente irrisolti.
Gabry
Alla fine del 2005 , l'IRPET , pubblica un Volume:
TOSCANA 2020. Una regione verso il futuro --> scaricabile quì ( circa 4MB)
I principale numeri che ci presenta il volume sono:
Sistema produttivo toscano:
Questo scenario, unito a una indispensabile crescita della produttività, autorizza a stimare che la domanda di lavoro sarà stazionaria o tenderà ad una lieve flessione (-60 mila unità), e che soltanto una diffusione progressiva del part time ed un ulteriore aumento della flessibilità eviteranno una crescita della disoccupazione.
Questi elementi, portano ad immaginare una società:
Una società quindi in cui ai nuovi problemi si sommeranno i "vecchi" problemi ancora aperti: mobilità, ambiente, tutela del patrimonio.
Altri dati:
DiMMi: una banca Dati sull' iMMigrazione
Immaginare come agire ora affinchè quello che i numeri ci dicono possa essere crescita e miglioramento della vita per tutti e
non essere un insieme di problemi che si avanno ad aggiungere a quelli attualmente irrisolti.
Gabry
Alla fine del 2005 , l'IRPET , pubblica un Volume:
TOSCANA 2020. Una regione verso il futuro --> scaricabile quì ( circa 4MB)
I principale numeri che ci presenta il volume sono:
- Nel 2020 (stime IRPET) saremo 3,7 milioni di abitanti (+4% in più rispetto al 2005)
- Oltre 400 mila Il numero di stranieri
- 20% della popolazione sarà ultrasettantenne
- La forza lavoro crescerà di circa 50 mila unità (sempre più ampia partecipazione delle donne, allungamento della vita lavorativa , incremento sostanziale anche nel livello di istruzione dei lavoratori)
- Gli studenti aumenteranno di circa 10.700 unità (uniche flessioni registrate nella scuola materna e all’università). All'aumento contribuiranno anche gli immigrati con una quota pqri al 4%,come e' avvenuto nel 2003, che diventerà del 12% nel 2023
Sistema produttivo toscano:
- Anche in presenza di condizioni positive, ci sarà bassa crescita [tra l’1 e l’1,7%], se non addirittura da una sostanziale stazionarietà, e un sostenuto processo di terziarizzazione [oltre il 75%].
- I settori in crescita saranno ancora la meccanica, la chimica e farmaceutica, l’agroalimentare (sopra il 3% annuo in termini reali),
- I settori più tradizionali avranno crescite molto contenute e declinanti
Questo scenario, unito a una indispensabile crescita della produttività, autorizza a stimare che la domanda di lavoro sarà stazionaria o tenderà ad una lieve flessione (-60 mila unità), e che soltanto una diffusione progressiva del part time ed un ulteriore aumento della flessibilità eviteranno una crescita della disoccupazione.
Questi elementi, portano ad immaginare una società:
- Più dinamica, ma più disuguale
- Con lavori più instabili
- Meno salari e più profitti
- Più elevata segmentazione nel mercato del lavoro fra occupati altamente specializzati e con bassa specializzazione
- Minore presenza di lavoro dipendente anche per i sempre più intensi processi di delocalizzazione delle imprese
- Invecchiamento della popolazione
- Numero sempre maggiore di immigrati
Una società quindi in cui ai nuovi problemi si sommeranno i "vecchi" problemi ancora aperti: mobilità, ambiente, tutela del patrimonio.
Altri dati:
DiMMi: una banca Dati sull' iMMigrazione