No Tav Firenze. Le ragioni di un progetto alternativo
Inviato: 24/10/2010, 11:48
http://www.youtube.com/watch?v=jtUPG4WHwMc
Intervista alla prof. Crespellani.
http://www.youtube.com/watch?v=54q-UiOkQpA
Le obiezioni dei favorevoli (che spesso parlano senza sapere nulla del progetto) sono che "il progresso deve andare avanti".
Il che non è contestato dal comitato. Rimane il contrasto su cosa sia "progresso", visto che esiste già un progetto alternativo e nessuno degli abitanti della zona si oppone alla Tav in quanto tale.
Noi riteniamo che lo spreco di denaro pubblico per un tunnel in pieno centro abitato, con tanto di rischio falda, che si può evitare, non sia propriamente un progresso ma una scelta politica dissennata. Ma comprensbile in termini di ritorno economico per i politici favorevoli.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
"Viste le molte inesattezze che circolano sulla vicenda del passaggio dell’Alta Velocità a Firenze, ci sembra necessario fare alcune precisazioni:
1) nessuna valutazione di impatto ambientale ha mai preso in considerazione ipotesi alternative al tunnel nell’assetto attuale del tracciato, cioè con l’imbocco della tratta Firenze-Bologna nella direttrice di Monte Morello. Nei primi anni ’90 fu bocciata una ipotesi complessiva che, rimanendo in superficie, entrava nella valle del Mugnone con nuovo tracciato in zona Le Cure. E’ evidentemente impossibile confondere questo con l’ipotesi di semplice allargamento della infrastruttura esistente fra Campo di Marte e Castello.
2) l’ipotesi di non realizzare il tunnel prevede semplicemente la posa di due binari in più accanto a quelli esistenti in superficie. E’ facilmente dimostrabile, se qualcuno fosse interessato realmente a dare una soluzione al problema, che tale intervento è assolutamente fattibile, con pochissimi punti critici, fra cui la realizzazione di un nuovo tratto in galleria di circa 370 metri: difficile considerarlo più impattante di una galleria di 7.000 metri, che presuppone più di dieci anni di cantieri.
3) aggiungendo due binari in superficie si ottiene esattamente la stessa efficienza funzionale per il trasporto locale e metropolitano rispetto all’aggiunta di due binari in sotterranea. Anzi, viene casomai incrementata per la possibile ottimizzazione nell’uso promiscuo dei binari (banalizzazione). I famosi due binari in più, per cui vorrebbero sfasciare il sottosuolo di Firenze, si possono ottenere così, come si legge nello specifico studio fatto dall’ing. Vincenzo Abruzzo.
4) uno dei punti critici del trasporto ferroviario per i pendolari viene aggravato dalla concezione della linea Alta Velocità come linea separata: un numero sempre maggiore di treni per il Valdarno, e i pendolari se ne sono già accorti, viene deviato sulla linea “lenta” dopo Rovezzano, cioè via Pontassieve invece che utilizzare la galleria di Incisa.
5) sulla stazione sta emergendo in questi giorni quello che noi diciamo da tempo: ci sono già diverse stazioni esistenti che potrebbero essere utilizzate con i dovuti adeguamenti. Chi dice Campo di Marte, chi Statuto, Castello o Rifredi: dovrà essere deciso sulla base della funzionalità del trasporto, ma evidentemente si dimostra superflua una nuova stazione a 500 metri da Statuto e a 1300 metri da Santa Maria Novella.
6) risparmiare oltre un miliardo di euro scegliendo una soluzione più semplice (e meno impattante per il territorio) consentirebbe di utilizzare in altre parti della rete toscana quelle risorse, di cui il trasporto locale ha disperatamente bisogno: non basta spendere i soldi, bisogna spenderli bene.
Prof. Alberto Ziparo, coordinatore Gruppo di Studio sul passaggio nodo fiorentino Alta Velocità, presso il LAPEI – Dipartimento di Urbanistica, Università di Firenze"
http://notavfirenze.blogspot.com/
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Intervista alla prof. Crespellani.
http://www.youtube.com/watch?v=54q-UiOkQpA
Le obiezioni dei favorevoli (che spesso parlano senza sapere nulla del progetto) sono che "il progresso deve andare avanti".
Il che non è contestato dal comitato. Rimane il contrasto su cosa sia "progresso", visto che esiste già un progetto alternativo e nessuno degli abitanti della zona si oppone alla Tav in quanto tale.
Noi riteniamo che lo spreco di denaro pubblico per un tunnel in pieno centro abitato, con tanto di rischio falda, che si può evitare, non sia propriamente un progresso ma una scelta politica dissennata. Ma comprensbile in termini di ritorno economico per i politici favorevoli.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
"Viste le molte inesattezze che circolano sulla vicenda del passaggio dell’Alta Velocità a Firenze, ci sembra necessario fare alcune precisazioni:
1) nessuna valutazione di impatto ambientale ha mai preso in considerazione ipotesi alternative al tunnel nell’assetto attuale del tracciato, cioè con l’imbocco della tratta Firenze-Bologna nella direttrice di Monte Morello. Nei primi anni ’90 fu bocciata una ipotesi complessiva che, rimanendo in superficie, entrava nella valle del Mugnone con nuovo tracciato in zona Le Cure. E’ evidentemente impossibile confondere questo con l’ipotesi di semplice allargamento della infrastruttura esistente fra Campo di Marte e Castello.
2) l’ipotesi di non realizzare il tunnel prevede semplicemente la posa di due binari in più accanto a quelli esistenti in superficie. E’ facilmente dimostrabile, se qualcuno fosse interessato realmente a dare una soluzione al problema, che tale intervento è assolutamente fattibile, con pochissimi punti critici, fra cui la realizzazione di un nuovo tratto in galleria di circa 370 metri: difficile considerarlo più impattante di una galleria di 7.000 metri, che presuppone più di dieci anni di cantieri.
3) aggiungendo due binari in superficie si ottiene esattamente la stessa efficienza funzionale per il trasporto locale e metropolitano rispetto all’aggiunta di due binari in sotterranea. Anzi, viene casomai incrementata per la possibile ottimizzazione nell’uso promiscuo dei binari (banalizzazione). I famosi due binari in più, per cui vorrebbero sfasciare il sottosuolo di Firenze, si possono ottenere così, come si legge nello specifico studio fatto dall’ing. Vincenzo Abruzzo.
4) uno dei punti critici del trasporto ferroviario per i pendolari viene aggravato dalla concezione della linea Alta Velocità come linea separata: un numero sempre maggiore di treni per il Valdarno, e i pendolari se ne sono già accorti, viene deviato sulla linea “lenta” dopo Rovezzano, cioè via Pontassieve invece che utilizzare la galleria di Incisa.
5) sulla stazione sta emergendo in questi giorni quello che noi diciamo da tempo: ci sono già diverse stazioni esistenti che potrebbero essere utilizzate con i dovuti adeguamenti. Chi dice Campo di Marte, chi Statuto, Castello o Rifredi: dovrà essere deciso sulla base della funzionalità del trasporto, ma evidentemente si dimostra superflua una nuova stazione a 500 metri da Statuto e a 1300 metri da Santa Maria Novella.
6) risparmiare oltre un miliardo di euro scegliendo una soluzione più semplice (e meno impattante per il territorio) consentirebbe di utilizzare in altre parti della rete toscana quelle risorse, di cui il trasporto locale ha disperatamente bisogno: non basta spendere i soldi, bisogna spenderli bene.
Prof. Alberto Ziparo, coordinatore Gruppo di Studio sul passaggio nodo fiorentino Alta Velocità, presso il LAPEI – Dipartimento di Urbanistica, Università di Firenze"
http://notavfirenze.blogspot.com/
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<