Stefano'62 ha scritto:Ma dire invece che IO,non una mia espressione ma proprio io,cioè la mia persona nella sua interezza....(come singolo,oppure generalizzando come appartenente ad un determinato gruppo specificamente identificato,il che tra parentesi configura addirittura un pregiudizio,a volte di stampo razzista) sono infantile e velleitario,cioè secondo il vocabolario sono una persona le cui capacità intellettive e cognitive sono inferiori alla norma,come un bambino che ancora non dispone di una adeguata dose di raziocinio,quindi incapace di prendere le misure alla realtà,è enormemente differente ed è di una gravità elevatissima !!!
Si, d'accordo. Una cosa è dirmi "hai fatto una stupidata" ed altro è dirmi "sei uno stupido".
Una cosa quindi è criticare un comportamento o un'azione, sulla base dei risultati del comportamento o dell'azione, altro è criticare la persona o il gruppo nella sua essenza.
Tuttavia non mi pare che sia questo il caso. Nessuno, mi pare, ha dato a te o a Strada questi attributi.
Tanto più che chi (non io) ha parlato di infantilismo e velleitarismo è proprio partito da un caso concreto (la dichiarazione).
Qui pero' dovremmo aggiungere un'ulteriore dimensione. Ammettiamo che io faccia una stupidata. Puo' capitare ed è giusto farmelo notare. Ammettiamo che io faccia una stupidata dietro l'altra. Anche questo non è impossibile e diventerebbe spontaneo chiedersi se ci sono o ci faccio. Questo per dire che quando una persona (o un gruppo) inanella una serie continua di azioni, dichiarazioni e comportamenti sbagliati, si finisce in qualche modo per bollare, etichettare detta persona o gruppo. Il che non vuol dire che rappresenti una condanna per sempre. Se la persona mette la testa a posto, se il gruppo si ravvede, puo' riguadagnare fiducia. Se invece persevera, anzi si sente legittimato ad incazzarsi, significa che non è capace di uscire dalla visione tunnel in cui si è cacciato.
Si puo' eventualmente discutere se dare ad uno dell'infantile sia un buon metodo di comunicazione (efficace) teso al raggiungimento della maturità del soggetto. Io non credo. Ma nemmeno l'opposto va bene. Non si puo' certo incensare (bravo, hai fatto bene, continua così), dare per cosi' dire "la caramella". Ma queste considerazioni sono di tipo curativo (comunicazione tesa al ricupero del soggetto in questo caso "infantile"). E sono considerazioni estranee al forum. Qui non stiamo facendo psicoterapia di gruppo. Stiamo discutendo. E, papale papale, quando c'è una critica da fare ad altri - azione in cui noi italiani siamo abilissimi - lo facciamo senza mezzi termini.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)