flaviomob ha scritto:Per quanto riguarda la dimensione dei pregiudizi, questa è una mia lettura dell'intervento di Franz. Non mi pare di essere l'unico a pensarlo ma anche se così fosse i pregiudizi li abbiamo tutti, come ho già spiegato. Magari è un mio pregiudizio...
Io ho interpretato questa frase di FranzMisure simili a quella di trento fatte altrove costerebbero molto di piu' e graverebbero sui pochi produttori di reddito onesti (che lo fanno alla luce dle sole).
come categorica e assoluta, oltre che portatrice di un contenuti implicito: in alcune regioni gli onesti sono una minoranza e "quindi" la maggior parte della gente è disonesta.
E' un pregiudizio? Mi sbaglio?
Certo che ti sbagli.
Che nel sud chi presenta la dichiarazione sia il 30% della popolazione, invece del 60% del trentino e di altre zone del nord, è un dato di fatto che emerge dai dati ufficliali del ministero delle finanze, non un pregiudizio. Il pregiudizio è un giudizio dato prima dei fatti o indipendentemente dai fatti. I controlli ovviamente li fanno(spero) anche adesso ed ovunque, con pari intensità, indipendentemente dal fatto che localmente si possano attuare o meno politiiche di reddito minimo. La fonte dei dati piu' organizzata è questa: http://www.comuni-italiani.it/ dove per ogni regione, provincia e comune potete avere vari dati statistici tra cui http://www.comuni-italiani.it/084/stati ... ditic.html quella fiscali.
Manca ancora una giustificazione sulla tua tesi di presunta ineluttabilità e immodificabilità della situazione rispetto al mio pensiero. Ho solo detto che una misura come quella di trento (sono politiche locali finanziate localmente, d'accordo?) funziona (nel senso che ha un certo costo ripartito tra i pagatori) ma pari pari non funzionerebbe dove i percettori sono molti di piu' ed i pagatori di meno. Li', naturalmente, servirebbero ben altre misure. La relazione tra reddito prodotto localmente e misure di intervento è delicata. Se ho 90 agiati e 10 poveri, posso fare misure di sostengo del reddito di quei 10, a maggior ragione se con controlli incrociati ne trovo qualcuno che non ne ha diritto. Ma se in un'altra zona ho 30 agiati e 70 poveri non è una misura di reddito minimo che risolve la situazione. Costerebbe troppo a quei 30, indipendentemente dal fatto che tra i 70 se ne trovino in 7% che non ha diritto. Non funziona altrimenti è ovvio che la avrebbro già attuata. L'assurdo (se vogliamo) è che misure simili funzionano dove si lavora molto e quindi si possono anche aiutare quei pochi che rimangono indietro. Dove non si produce abbastanza reddito il problema è proprio il lavoro, che manca. Il problema li' ovviamente è la creazione di lavoro. Per ridistribuire bisogna prima produrre.
Detto questo nessun pregiudizio, nessuna ineluttabilità o immodificabilità, il discorso sulla razza trentina e forse anche svizzera un'idiozia che mi ha fatto incazzare e le scuse ancora non si vedono.