da Myosotis il 23/12/2010, 1:49
Ci sono molte forme di estremismo, caro Ran. E quella dei compromessi "senza se e senza ma" con un senso di giustizia che dovrebbe indirizzare le scelte individuali e politiche, mi sembra in assoluto una delle peggiori. Per me "estremista" è soprattutto l'atteggiamento di chi tende a sottrarsi alla disperante realtà in cui oltre vent'anni di "sistema" hanno precipitato il paese, magari per una giustificata paura di essere sopraffatti dallo sconforto, da una sensazione d'impotenza e di frustrazione tali da compromettere persino la capacità di reagire, figuriamoci quella di immaginare delle soluzioni. Molto più facile rassegnarsi, adeguarsi, narcotizzarsi gli scampoli di coscienza critica fino a convincersi, in parte o completamente, che il "sistema" quello vero è molto meno peggio del volto oggettivo che mostra la realtà. Da cui un vero e proprio rovesciamento del senso delle cose: non sono estremisti quanti coltivano un'illusione ormai oltre ogni evidenza; lo sono quanti lottano nonostante tutto proprio perchè questa illusione non ce l'hanno più, spinti dalla speranza o dalla necessità di un cambiamento reale.
Una volta si lottava soprattutto per le idee, oggi lo si fa soprattutto per sopravvivere, per difendere quel poco che ci rimane della dignità propria e di quella degli altri.
Poi, caro amico, quando si parla di proposte e di soluzioni concrete, sarebbe meglio evitare le generalizzazioni. Scendere in piazza a protestare contro il governo è solo l'ultimo atto di una battaglia che si combatte tutti i giorni per affermare e per difendere, attraverso scelte piccole e grandi, i diritti minimali di tutti. Battaglie cui non sono certo io a sottrarmi e delle quali pago le conseguenze in contanti e senza rimpianti. Perchè io sono consapevole di quale sia il mio posto in questa società, in questa economia, in questo sistema; e so che per difendere e sostenere i miei interessi particolari - garantire ai miei figli un'istruzione degna di questo nome, ai miei genitori una vita dignitosa, il diritto ad un lavoro equamente retribuito e così via discorrendo - devo scendere in piazza e sostenere i diritti basilari di questa democrazia dagli interessi particolari di una classe dirigente che mi fa vomitare.
Annalu scrive, inoltre
"e persone che Cardif rimpiange, le rimpiangiamo in molti io compresa, e rimpiangeremo anche Piero. Nel suo caso però lui personalmente ce ne ha messa parecchia di buona volontà, per peggiorare la situazione.
Per esempio, se andiamo a vedere i punti sui quali la moderazione è intervenuta, non dico che i giudizi siano stati sempre perfettamente equilibrati, ma dico che un intervento era assolutamente necessario, perché si stavano creando lunghi e noiosi battibecchi a due, con un progressivo scivolamento verso l'insulto reciproco."
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Francamente cara Annarosa, in questi anni mi sono chiesta spesso perchè persone come Piero scrivessero ancora per un'idea che da tempo avete abbandonata. Non lasciare le perle ai porci, senza offendere nessuno, da parte di una che, per un Vaffanculo mai rimpianto, è stata capra espiatoria di una realtà che si dimostra priva di idee politiche, di prospettive e di dignità.
Non è capace questo Pd ( che, poi, si vanta di essere l'ulivo, e di che prospettive!. L'ulivo non esiste più: guardate alla vostra sinistra con orrore e mendicate voti a destra. Per il semplice fatto che, dietro, c'è gente che pur di non lasciare il culo sulle poltrone è capace di svendersi pure sua madre. Fatevi un esame di coscienza, e poi ne parliamo.
Vieni, anzi, a casa mia: vieni a dirmi a me quale futuro io, di donna, laureata e non occupata: io che una pensione, se ce l'avrò, sarà quella di reversibilità: questo per XXXXXXXXXXXXXXXXXXX e per le sue statistiche; vieni a casa mia e vienimi a spiegare tu, se hai figli, quale il futuro che il Pd sta apparecchiando ai nostri figli. Vienimi a spiegare perchè, il 14 ottobre, alla manifestazione dei metalmettanici, degli operai e dei lavoratori, e delle donne, e degli studenti e degli immigrati il Pd, voi non c'eravate.
baci
Myos
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