Visto che il mio nome è interdetto, uso quello della mia compagna Sonia - tanto per rimanere in un tema che ha scaldato i cuori del forum, è ancora lecito usare la parola "compagna"?
Lo uso a che scopo?
Francamente non lo so: forse è soltanto la voglia di recuperare un ulteriore ritaglio di normalità, ossia comportamenti e abitudini antecedenti la mia lunga vacanza ospedaliera.
Dopo tante vicissitudini, da un lato scrivere è diventato faticoso in sé, dall'altra ognuno degli argomenti proposti dalla cronaca o dal dibattito del forum mi appare insignificante.
Però non voglio insistere su queto tasto - quello della significanza - proprio perché mi rendo conto che non sono oggettivo, o almeno ragionevolmnete critico, ma solo trascinato da una forma di nihilismo.
In ultimo, vorrei aggiungere che non mi sento per nulla perdonista verso tutto ciò che ha portato alla mia interdizione: non per l'interdizione in sè, ma per le ragioni e i modi e gli stati d'animo che hanno rivelato.
Il mio è dunque un saluto alle tante persone normali, amichevoli, capaci perfino di uno scherzo e un sorriso, che sono la maggioranza del forum.
piero dm