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A proposito del termine "nano"

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A proposito del termine "nano"

Messaggioda Moderazione il 03/06/2008, 12:22

A proposito del termine "nano" riferito a persone (politici e non) ed usatissimo nella rete e nel cabaret televisivo, vorremmo chiarire che in un contesto di comunicazione pulita, civile e rispettosa esso non è ammissibile.
Le regole di partecipazione, che tutti abbiamo accettato registrandoci, impongono infatti il rispetto della persona.
L'utilizzo di aggettivazioni spregiative o diminutive non è ammesso.
Inoltre non è corretto utilizzare come spregiativo o diminutivo il difetto di esseri umani realmente piccoli, affetti da anomalie genetiche, disfunzioni endocrine, alterazioni metaboliche, achondroplasia.
In questi appellativi si riscontra quindi una duplice offesa, alla persona implicitamente menzionata ed agli esseri umani realmente colpiti da quella condizione.

Grazie per attenervi in futuro alla regola sul rispetto della persona, che qui vogliamo considerare la piu' importante di tutte.

Rispetto delle persona
Il rispetto reciproco da parte di tutti gli utenti è un requisito essenziale per un dialogo costruttivo. Non è consentito l'utilizzo dei Forum per minacciare e molestare gli altri partecipanti. Non sono consentiti insulti alle persone, alle razze, ai sessi, alle religioni, alle provenienze etniche, alle condizioni economiche ed alle convinzioni politiche e sociali.
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Re: A proposito del termine "nano"

Messaggioda lucameni il 28/07/2008, 13:20

Nella prassi giornalistica, ovviamente d'opposizione, sta prendendo piede Al Tappone.
Il termine mi piace molto e, secondo me, è un'eccellente sintesi delle qualità etiche ed estetiche di chi sappiamo noi.
Non lo userò fin tanto la moderazione non darà eventuale via libera. L'interpretazione autentica delle norma è vostra.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: A proposito del termine "nano"

Messaggioda moderatore il 28/07/2008, 14:13

lucameni ha scritto:Nella prassi giornalistica, ovviamente d'opposizione, sta prendendo piede Al Tappone.
Il termine mi piace molto e, secondo me, è un'eccellente sintesi delle qualità etiche ed estetiche di chi sappiamo noi.
Non lo userò fin tanto la moderazione non darà eventuale via libera. L'interpretazione autentica delle norma è vostra.

Si prende atto della richiesta e della volontà di appurare prima se un appellativo sia "politicamente corretto" ed adatto ad una discussione "pulita".
Il team dei moderatori discuterà del caso e renderà noto quanto prima della sua opinione in merito

Grazie,
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Re: A proposito del termine "nano"

Messaggioda moderatore il 14/08/2008, 15:38

lucameni ha scritto:Nella prassi giornalistica, ovviamente d'opposizione, sta prendendo piede Al Tappone.
Il termine mi piace molto e, secondo me, è un'eccellente sintesi delle qualità etiche ed estetiche di chi sappiamo noi.
Non lo userò fin tanto la moderazione non darà eventuale via libera. L'interpretazione autentica delle norma è vostra.

Scusandoci per il ritardo - ma la richiesta non era legata ad una emergenza - cerchiamo di chiarire alcune cose.
Non è compito della moderazione stabilire a priori un elenco di termini ammissibili o no. Ci mancerebbe altro.
In linea di principio ogni termine che è definibile come spregiativo o puo' essere associato ad un insulto singolare o ancora peggio ad un gruppo (sociale, etnico, religioso) o ad una malattia (pazzia, alzheimer, nanismo) è da evitare.

Nel concreto poi valutiamo anche il contesto in cui un termine è usato e questo è difficilmente catalogabile a priori.
Un termine come "nano" come abbiamo già scritto puo' essere offensivo verso i nani (persone che realmente sono affette da una malattia o sindrome) ma è anche vero che è difficile offendere i "caimani" usando un termine che è già di fatto sdoganato dall'utilizzo cinematografico ed ha quindi una sorta di nobile "patente culturale".

Si dubita che gli "al tapponi" possano offendersi ma ... se uno chiamasse suo padre "al ciccione" solo perché in sovrappeso e con qualche espereinza carceraia alle spalle sarebbe pienamente consapevole della reazione che potrebbe incontrare.

Molto dipende quindi dalle relazioni (più o meno amichevoli) con la persona che prendiamo in giro. Se è un amico allora puo' essere una amichevole presa in giro, su cui ridere insieme (se l'altro sta allo scherzo) ma se è un avversario o nemico allora le cose si complicano.

A noi come moderatori sta il compito di giudicare l'intento offensivo o canzonatorio e vedere se esso è di ostacolo ad un dialogo costruttivo e positivo in un luogo pubblico. Ma soprattuto ci chiediamo che senso abbia, proprio nell'ambito di una discussione seria, costruttiva, propositiva, perdere tempo nel cercare appellativi umoristici o peggio denigratori per amici e nemici.

D'accordo che lo stile di Pansa ha preso piede da piu' di un decennio per cui sembra quasi impossibile riferisi a D'Alema senza chiamarlo "baffino" e ad altri politici senza premettere un aggettivo che induca empatia o distacco ma visto che giornalisti non siamo e lo scopo di stare qui è discutere di politica, l'abuso di appellativi - interessanti per un giornalista che cerca di vare tanti lettori e tanto consenso - ci pare qui perfettamente inutile.

Quindi eviatiamo gli appellativi e veniamo al sodo.
Che è molto piu' interessante.

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Re: Zelig

Messaggioda Bruno Suppo il 07/11/2008, 11:40

Per la Sig.ra moderazione.

Non credo di essere stato offensivo in quanto il Sig. Berlusconi dichiara di essere alto 170 cm , definire questa situazione "disagiata", mi pare quanto meno discutibile.
La correttezza morale di cui vado fiero mi impedisce di infierire su chiunque sia DAVVERO in condizioni disagiate per ragioni indipendenti dalla sua volontà.

Il termine "nano", in ogni caso può anche essere legato alla statura politica del soggetto ed in questo caso i disagiati siamo noi!

Prendo comunque atto del richiamo ed in futuro eviterò di usare simili aggettivi, almeno l'apparenza sarà salva.
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Re: Zelig

Messaggioda moderatore il 07/11/2008, 14:38

Bruno Suppo ha scritto:Per la Sig.ra moderazione.

Non credo di essere stato offensivo .

Non diciamo che tu sia stato volutamente offensivo. Certi termini oggi sono usati senza pensarci su troppo.
Diciamo solo che invitiamo tutti a non usare certa terminologia che potrebbe apparire offensiva, per esempio per un vero nano.
Non è quindi solo un problema di apparenza, ma anche di sostanza.

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Re: A proposito del termine "nano"

Messaggioda pietrolat il 24/11/2008, 14:09

A proposito del termine "nano". Si potrebbe dire : Sai, è alto così!!!!!!! (nel contempo si alza la mano destra molto in alto e, mentre si parla, la si abbassa fino all'altezza della cintola di un uomo normale). Non si offende nessuno e si parla di un uomo piuttosto basso. Ma questo è modo di parlare visivo. Forse perchè noi siciliani usiamo molto gesticolare con le mani?
Comunque, sempre Renatino si stà ad indicare. :D :D :D :D
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Re: A proposito del termine "nano"

Messaggioda pierodm il 27/11/2008, 11:13

Un po' di relax non fa mai male, e non c'è niente di meglio di una bell chiacchierata sui criteri di moderazione.

"Moderazione" è un termine che evoca il suo opposto, ossia la smodatezza, cioè un uso esagerato, continuato, ridondante di alcune formule verbali a tinte forti e sgradevoli.
Il problema di qualunque moderazione non è la soggettività del criterio di giudizio - in definitiva ineliminabile - che semmai renderebbe insopportabile la moderazione in sè, quando fosse affidata ad un moderatore poco moderato.
Il problema è la sua rigidità pregiudiziale, ossia la necessità di stabilire "regole" preventive, che spesso lasciano scoperte le violazioni di sostanza non previste dalla regola, e invece in altri casi sembrano essere una vera e propria censura.
Il criterio del cosiddetto "uso comune" - una specie di sdoganamento per acclamazione - è piuttosto stinfio, perché ci sono decine di termini comunemente usati che sono estremamente fastidiosi, alcuni dei quali non perché siano "offensivi" per qualcuno, ma perché sono rivoltanti in modo gratuito: per esempio, la gamma descrittiva degli omicidi, nei vari Tg, in cui le vittime sono "sgozzate", incaprettate, fatte a pezzi, torturate, in laghi di sangue, etc.
L'argomento sul quale si spende volonterosamente Franz, facendo sottilissime differenze tra le coloriture giornalistiche e i testi di un forum, sono destituite di fondamento, perchè dà l'idea che i giornali siano una specie di teatrino dove sono concesse spiritosaggini, vietate in una sede "seria" come un forum, relegando l'ironia, il sarcasmo, la battuta di spirito, l'immaginazione ad un ruolo secondario e quasi velleitario.
La verità è che si tratta solo e sempre di una questione di misura e di opportunità, e questo dipende da ogni singolo caso: l'esatto opposto del criterio di "regola preventiva".
Per esempio, il famigerato "nano" è un termine che il buon gusto suggerisce certamente di evitare. Ma, se si sta parlando di certe esternazioni del Cavaliere, inerenti la propria potenza sessuale, l'indistruttibile salute, l'eterna giovinezza, o certi suoi giudizi dispregiativi degli avversari (grigi, brutti, ineleganti, etc), è probabile che un accenno colorito al suo aspetto fisico o a qualche particolare ridicolo può venire in mente al commentatore di turno.
Non si tratta di un diritto alla ritorsione, ma di un elementare meccanismo dialettico: non si possono obbligare tutti ad avere la mente e lo stile di Mariano Rumor, obbligando alla penitenza chi ha lo spirito di Pannella o di Michele Serra, come se il culo di piombo dei vecchi democristiani fosse sinonimo esemplare di bon ton e di serietà.

Penso invece che sia molto più fastidioso e sterile un vezzo che c'era nella vecchia ML e permane qui nel forum: quello di descrivere sistematicamente i dirigenti che non ci piacciono con appellativi che non arrivano mai alla "parolaccia" esplicita, ma che ci girano intorno insistentemente. Ciò che rende sgradevole questo linguaggio è la sua ripetitività, la sistematicità, che finisce tra l'altro per banalizzare la disapprovazione stessa che certi dirigenti meritano e tutta la discussione intorno alle loro azioni.
Tuttavia, non è né possibile, né lecito intervenire in merito con "regole" preventive, e nemmeno a posteriori.
E' sempre una questione di come, quando e quanto.
In definitiva, penso che in un forum - come in un giornale - vale di più la persuasione (magari in privato) che la censura formalistica, adattando il criterio ai casi specifici e alle diverse situazioni.
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Re: A proposito del termine "nano"

Messaggioda mauri il 27/11/2008, 20:48

hahaha mi diverto
non si può dire che il mister è alto 1 metro e 1 cz2o, ok
allora mettiamoci d'accordo con un nomignolo così identifichiamo subito il o i personaggi
parrucchino si può dire, se baffetto è d'alema, oppure avanti altre proposte
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Re: A proposito del termine "nano"

Messaggioda Nico Guzzi il 07/03/2009, 11:44

Ho notato, credo giovedì, che il leggendario Vespa aveva un capello piuttosto innaturale... è solo una valutazione estetica, nulla di personale e di offensivo...
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