da: Sole24ore del 15 marzo 2008 Prodi: lascio i conti a posto, la Ue apprezza
BRUXELLES
L'ultimo Consiglio europeo da presidente del Consiglio. Un'occasione per Romano Prodi - lo annuncia lui stesso giornalisti -per accogliere "con grande soddisfazione",il giudizio positivo di Bruxelles sul fronte del risanamento dei conti pubblici.
"È stato riconosciuto unanimamente che il nostro Governo ha preso in mano un Paese con una dura procedura di infrazione avviata nel 2005 per lo stato in cui versavano conti e in venti mesi ha rimesso questi conti a posto. Chi prenderà in mano il governo in futuro non avrà questo problema".
In linea con quanto comunicato dall'Istat a fine febbraio, e con le nuove stime contenute nella "Relazione unificata" presentata due giorni fa dal Ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, Prodi ricorda che il debito pubblico "è calato sensibilmente" e l'avanzo primario d'ora in avanti ha il segno positivo.
Era praticamente azzerato nel 2006. Risultati cui si è giunti - a parere del premier - bloccando la tendenza all'aumento della spesa pubblica e recuperando gettito aggiuntivo grazie ai buoni frutti della lotta all'evasione fiscale "da decenni auspicata e da noi portata avanti.
È la condizione, per pagare meno imposte e ridurre l'iniquità nella redistribuzione dei redditi".
Prodi annuncia che non candiderà neanche al Parlamento europeo e definisce "un evento impossibile" una sua candidatura alla presidenza del Consiglio europeo.
Quanto all'impegno contenuto nel progran del Pdl di abolire integralmente l'Ici sulla prima casa, Prodi ricorda che si omette di dire "questo è già stato fatto dal nostro Governo per le categorie più deboli. Per il 40% delle abitazioni già non si paga".
Alla crisi innescata dai mutui americani e alle incertezze della globalizzazione non si risponde con i con i dazi "Sarebbe il disastro piu' grosso che potremmo produrre all'economia mondiale, farebbe entrare l'economia in una recessione che durerebbe quinquenni"