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19 feb 2005
Questo governo fa un grave danno all'Italia
Intervento di R. Prodi al Congreso
UDEUR
"STRALCI" "Caro Clemente, cari amici, vi ringrazio di avermi invitato
al congresso, perché so di essere tra amici cari con i quali
ho già lavorato e con i quali, insieme a tutti i partiti dell'Unione,
potrò lavorare a lungo nei prossimi anni", dice alla platea.
"Pur giocando e dichiarando di giocare la partita al centro
del campo e dunque a contatto diretto con i giocatori dell'altra squadra
- dice Prodi rivolgendosi a Mastella - hai sempre saputo quali erano
e quali sono i colori della tua parte". "Ma - prosegue con
qualche ironia - non è certo a un campione di calcio quale
tu sei stato che io devo dire queste cose". Attacco al governo: "Io lo dico senza mezzi termini: questo governo e questa maggioranza fanno un grave danno all'Italia. Chi si candida a guidare il Paese deve sentire uno speciale impegno etico, quello che deriva dal dovere di perseguire sempre, nel rispetto delle proprie convinzioni e degli impegni presi con gli elettori, l'interesse generale e mai quello di parte; di fare sempre l'interesse del Paese e mai quello della propria fazione; di essere sempre un elemento di unione e mai di divisione". "E' questo infatti quello che, prima di ogni altro sentimento, passione o ragionamento, lega insieme noi dell'Unione. Talvolta si dice che quello che ci unisce è l'opposizione a questa maggioranza. E' vero. La nostra è un'opposizione profonda, radicata. Siamo indignati di fronte a un governo che ha privilegiato come mai era finora avvenuto gli interessi personali, anche a costo di paralizzare per mesi e mesi l'azione stessa della maggioranza". Sulla politica estera: "Abbiamo
visto chi aveva il dovere di garantire a tutti il rispetto e la gelosa
difesa della legalità e della giustizia dileggiare e combattere
i giudici. E questo proprio mentre in tante parti del Paese, e purtroppo
nessuno lo sa più di Napoli, si vive la triste esperienza di
una criminalità sempre più aggressiva e pericolosa. Sulla politica economica: "Abbiamo
visto un governo che con la sua politica economica ha portato il Paese
al declino e sta gettando il Mezzogiorno nell'abbandono e in taluni
casi nella disperazione. Abbiamo assistito allo sperpero di denaro,
tempo, impegno per progettare opere faraoniche mentre si lascia che
una nevicata appena più intensa del solito possa paralizzare
la Nazione e dividere anche fisicamente il Sud dal resto dell'Italia".
Sulla politica estera: "Non possiamo accettare l'atteggiamento di chi crede che la politica estera consista tutta e unicamente nei rapporti personali con alcuni potenti, e intanto porta il Paese all'isolamento in Europa e nel mondo". Sulla politica fiscale: "Non possiamo accettare che chi governa si preoccupi soltanto di ridurre le tasse a chi più possiede, anche se questo significa aumentare i costi dei servizi per chi ne ha più bisogno e ridurre ulteriormente la capacità di utilizzare la spesa pubblica per sostenere un'economia in affanno e sull'orlo della recessione". Un'ironia sul suo avversario. "L'articolo di Newsweek sugli
orologi di alcuni leader mi ha impressionato spero che sia un errore.
Quello del nostro presidente del Consiglio vale 414mila euro, e siccome
lui di solito non ragiona in euro ma in lire, dico che sono 800 milioni
di lire". |